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Truffa al finanziere: 6 mesi di carcere senza sconto per il finto assicuratore crotonese

Sei mesi di reclusione senza condizionale: il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere condanna Giuseppe Mesuraca per aver raggirato un appartenente alle Fiamme Gialle con una polizza assicurativa fasulla. Recidiva e aggravanti pesano sulla sentenza.
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Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Terza Sezione Penale, ha emesso una sentenza ferma contro Giuseppe Mesuraca, 42enne originario di Crotone. L'uomo è stato condannato a sei mesi di carcere senza la concessione della sospensione condizionale della pena.

La decisione chiude un'inchiesta che ha svelato una truffa pluriaggravata ai danni di un finanziere della Guardia di Finanza di Sammarco, in provincia di Caserta.

Le indagini, condotte dalla Polizia Postale di Caserta e Crotone, hanno ricostruito il raggiro con precisione chirurgica. Mesuraca si era spacciato per agente assicurativo, proponendo un rinnovo polizza al militare. La vittima, credendo alla legittimità dell'offerta, ha effettuato un pagamento tramite ricarica su una carta prepagata intestata proprio al truffatore.

Il meccanismo del raggiro e la parte civile

Il finanziere sammaritano si è costituito parte civile, assistito dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo. Le loro richieste di condanna sono state integralmente accolte dal giudice. Mesuraca ha incassato l'ingiusto profitto pari al premio assicurativo, ma la polizza si è rivelata completamente falsa.

Il Pubblico Ministero ha contestato il reato di truffa pluriaggravata, aggravato dalla recidiva reiterata specifica infraquinquennale: Mesuraca aveva già commesso reati analoghi negli ultimi cinque anni. Pesante anche l'aggravante di aver approfittato di circostanze che ostacolavano la difesa privata della vittima, come numerosi contatti telematici a distanza che impedivano di verificare l'identità dell'interlocutore e l'esistenza della compagnia assicurativa.

Le indagini della Polizia Postale

Gli accertamenti della Polizia Postale hanno smascherato il meccanismo: telefonate, email e messaggi fasulli avevano convinto il finanziere della bontà dell'affare. Solo gli sviluppi investigativi hanno portato alla luce la carta prepagata e i flussi di denaro, inchiodando Mesuraca alle sue responsabilità.

Un caso che evidenzia i rischi delle truffe online, sempre più mirate a colpire professionisti delle forze dell'ordine, spesso bersagli facili per la loro esposizione quotidiana.

Su questo contenuto è stata effettuata in data 11/12/2025 e ora 15:02 una Aggiornamento contenuto.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 11 Dicembre 2025 - 15:02 - Gustavo Gentile

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