Cronaca Giudiziaria

Tragedia al Vomero: dopo 12 anni arriva il risarcimento

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Napoli - Si chiude con una condanna civile in tempi che l'avvocato definisce "record" una delle pagine più dolorose della cronaca napoletana. Il Tribunale di Napoli ha disposto un risarcimento di oltre 210mila euro in favore di Elio Alongi, fratello di Cristina Alongi, la donna scomparsa prematuramente a soli 40 anni il 10 giugno 2013, travolta e uccisa da un albero.

Cristina era alla guida della sua auto in via Aniello Falcone, all'altezza dei "Giardini Nino Taranto", quando un pino monumentale si è sradicato, schiacciando inesorabilmente l'autovettura e intrappolandola, rendendo vano ogni soccorso. Nonostante il dramma, la battaglia per la giustizia, condotta dall'avvocato Patrizia Alongi, ha portato in soli due anni a una sentenza di condanna in solido per il Comune di Napoli e il Ministero dell'Interno.

Una morte evitabile, non fu maltempo

"È stata fatta giustizia anche in sede civile con il risarcimento riconosciuto al fratello Elio," ha dichiarato l'avvocato Alongi. La sentenza del Tribunale partenopeo ha riconosciuto le responsabilità degli enti preposti alla manutenzione del verde urbano, smantellando l'ipotesi di fatalità legata a eventi climatici eccezionali.

"La morte di Cristina non era legata a nessun evento meteorologico. Lei è morta in una bella giornata di sole di giugno, non vi erano stati né vento né pioggia," sottolinea il legale, evidenziando come la tragedia sia stata la conseguenza di una grave negligenza.

Tempi record per il Tribunale di Napoli

Nonostante la perdita irreparabile – "la condanna risarcitoria non cancella il dolore per la perdita," ammette l'avvocato Alongi, ricordando come in aula siano stati rivissuti gli eventi drammatici – un elemento di (seppur amara) soddisfazione è giunto dai tempi della giustizia civile. La sentenza, infatti, è arrivata "in soli due anni," dopo l'ascolto di numerosi testimoni e l'esecuzione di una consulenza tecnica. "Ciò prova che nel Tribunale di Napoli il processo civile funziona bene e velocemente," commenta il legale.

Il fratello di Cristina aveva atteso a lungo prima di adire le vie legali, dopo che numerosi solleciti alle istituzioni erano rimasti inevasi. L'indifferenza era stata totale: persino tre tentativi formali di mediazione non avevano avuto esito, con il Comune di Napoli che non si era presentato. Un segno di protesta forte e tangibile fu la corona di fiori inviata dal Sindaco il giorno del funerale, lasciata fuori dalla chiesa per volontà dei familiari.

L’appello alle Istituzioni: "Oggi il clima è peggiorato"

Oggi, l’avvocato Alongi lancia un monito, alla luce dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi: "Purtroppo oggi la situazione è peggiorata, per cui le Istituzioni dovrebbero tutelare i cittadini ancora con maggiore attenzione."

Si fa riferimento al continuo ripetersi di incidenti analoghi, con la caduta di alberi, impalcature e cornicioni, per i quali è necessaria una maggiore vigilanza sia pubblica che privata.

L'auspicio finale della famiglia è che la liquidazione disposta dal Tribunale avvenga in tempi brevi e spontaneamente, "per chiudere almeno la parentesi giudiziaria di questa dolorosa vicenda."

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Pubblicato da
Rosaria Federico