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Ordigno a Secondigliano: il prefetto Di Bari scende in campo. "Individuare i colpevoli"

Esplosione nella notte contro un'attività commerciale. Massima allerta delle forze dell'ordine e appello alla popolazione: "Nessuna omertà".
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Napoli – Un boato nella notte di Secondigliano, ancora una volta. Un ordigno è esploso nella tarda serata di ieri ai danni di un esercizio commerciale del quartiere, provocando danni all’ingresso e agli arredi interni. Un atto intimidatorio plateale, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e riacceso i riflettori sul clima di tensione nell’area.

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso la più ferma condanna per il gesto, dispondendo «l’immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza di tutta l'area interessata». Una risposta istituzionale netta, a segnalare che l’atto non rimarrà senza conseguenze.

«Ringrazio gli agenti della Questura di Napoli tempestivamente intervenuti», ha dichiarato Di Bari, ribadendo «la piena fiducia nelle forze di polizia e nell'autorità giudiziaria affinché possano essere individuati i responsabili di questo atto criminoso». Le indagini, coordinate dalla Procura, sono già in corso per ricostruire la dinamica e risalire agli esecutori e ai mandanti.

Il Prefetto, nel rinnovare l’invito a cittadini e operatori economici, lancia un appello chiaro: denunciare qualsiasi episodio intimidatorio. «La collaborazione della popolazione è essenziale – è il messaggio – per isolare chi vuole imporre la legge della paura e del ricatto». Un riferimento esplicito alle possibili piste investigative, che vedono al primo posto il racket delle estorsioni e le faide per il controllo del territorio.

L’episodio di ieri sera non è un caso isolato, ma un segnale preoccupante che impone una risposta non solo repressiva, ma di presenza costante. La sfida, per le istituzioni, è trasformare la condanna a parole in risultati concreti, garantendo sicurezza e incoraggiando la reazione di una comunità troppo spesso costretta a subire.

Su questo contenuto è stata effettuata in data 11/12/2025 e ora 14:26 una Correzione refuso.

Articolo pubblicato il 11 Dicembre 2025 - 14:25 - A. Carlino

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