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GLI INSOSPETTABILI

Napoli, il clan nei ristoranti di Posillipo: pestaggi, quote e affari. Così i Licciardi decidevano tutto

Tra gli arrestati due noti ristoratori del Lungomare, Maurizio Attrattivo e Gabriele Emanuele Capparelli. L’ordinanza ricostruisce otto mesi di incontri, minacce, interventi dei boss e perfino riciclaggio: “Io mi metto a disposizione”, dice Attrattivo parlando con Abbatiello. Pestaggi al socio Capparelli per un credito da 40mila euro.
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Napoli - Due nomi noti della ristorazione partenopea — Maurizio Attrattivo e Gabriele Emanuele Capparelli — compaiono tra i 19 arrestati nel maxi-blitz che ieri ha smantellato quella che gli investigatori definiscono "la costola imprenditoriale del clan Licciardi".

Una presenza che, nelle 1280 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Federica De Bellis, assume contorni ben più densi di quanto la loro immagine pubblica lasciasse immaginare.

Secondo gli atti, Attrattivo sarebbe stato cliente del clan, Capparelli la vittima da piegare, e l’intera vicenda ruota attorno a un affare milionario: il controllo del ristorante “Riva Alta”, ex Giuseppone a Mare, nella prestigiosa cornice di Posillipo.

Il credito da 40mila euro e il pestaggio del socio: “Appartengono a noi”

Il cuore dell’indagine è un credito da 40 mila euro che Attrattivo sostiene di vantare nei confronti del socio Capparelli per l’uscita dalla società Riva Alta Srl.
Un contenzioso imprenditoriale che, secondo la Procura, viene immediatamente “affidato” al clan Licciardi per essere risolto con i metodi noti.

L’ordinanza è netta: Attrattivo “si rivolgeva al clan, nella persona di Abbatiello Paolo, per costringere Capparelli al pagamento”.

La pressione diventa presto violenza: il gip ricostruisce due pestaggi — il 16 e il 30 settembre 2022 — in cui Capparelli sarebbe stato colpito dagli uomini del clan, “percuotere in due occasioni… onde imporre il pagamento settimanale”.

Dalle intercettazioni emerge la pedagogia criminale usata per convincere il socio recalcitrante. In una telefonata, parlando della moglie di Attrattivo, Esposito Luigi dice esplicitamente: "Appartiene a noi… decidiamo noi quello che deve fare".

E ancora, a un altro soggetto che aveva offeso la donna: "La moglie di Maurizio appartiene a loro". Un modo per rimarcare che ogni cosa orbitante intorno all’imprenditore era sotto “copertura” della cosca.

Maurizio Attrattivo: zero redditi, proprietà di pregio e un impero commerciale

L’ordinanza dedica un intero capitolo alla figura di Maurizio Attrattivo, descritto come imprenditore della ristorazione ma, al contempo, privo di qualunque reddito ufficiale.

Gli accertamenti patrimoniali parlano chiaro: "Non risulta aver mai svolto attività lavorativa documentata, né aver dichiarato redditi nell’ultimo decennio", eppure è intestatario di immobili nella zona di Riva Fiorita, una delle più esclusive di Napoli.

A partire dal 2019, Attrattivo compare come titolare o socio in varie attività, tra cui la Caffetteria Rivalta e la stessa Riva Alta Srl. Quest’ultima, fondata con Capparelli nel settembre 2021, prende in affitto — per 180mila euro annui — lo storico ristorante “Giuseppone a Mare”.

La società, però, dichiarava nel 2021 un volume d’affari di 236 euro, a fronte di 46mila euro di acquisti.

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Una discrepanza che, secondo gli inquirenti, rappresenterebbe uno dei tanti indicatori della gestione opaca dell’attività.

Le prime ombre: incontri, telefoni e pedinamenti

La prima traccia di Attrattivo nel radar del clan appare il 16 giugno 2022, quando i Carabinieri documentano un incontro alla Caffetteria Rivalta: presenti lui, Luigi Esposito  e Luigi Damasco , autista di fiducia di Paolo Abbatiello, figura apicale dei Licciardi.

Da quel momento, Attrattivo diventa un punto di riferimento stabile perché Esposito lo incontra a Posillipo, lo aggiorna su interventi da fare e, infine, offre “mediazioni” per liti e problemi sorti nel ristorante.

Un giorno, mentre parla con la fidanzata, Esposito racconta di aver rimproverato un uomo perché aveva offeso la moglie di Attrattivo. E lo fa con una frase rivelatrice: "Gli ho detto che la moglie di Maurizio appartiene a loro".È la conferma che Attrattivo non è un estraneo: è “assorbito” nella sfera di influenza del clan.

Le liti dentro il ristorante e l’intervento della camorra

Il 7 agosto 2022 Attrattivo chiama Esposito in preda all’agitazione: "C’è una lite al ristorante… sono intervenuti pure quelli della malavita". La scena è monitorata in diretta dall’imprenditore tramite l’app collegata al sistema di videosorveglianza del locale.
Esposito propone di intervenire lui stesso: "Se ti interessa, vengo io…". Ma Attrattivo lo invita a non muoversi perché sul posto ci sono “certi personaggi di Posillipo”.

Gli investigatori documenteranno poi un incontro, l’8 agosto, tra Esposito, Attrattivo e Capparelli, convocato proprio per “dirimere” quella lite.

In ambientale si sente Attrattivo lamentarsi: "Non si è chiusa bene la situazione… non mi è piaciuto ieri", accennando al fatto che lo stesso Paolo Abbatiello aveva deciso di non presentarsi al locale "per non dare fastidio".

La totale sottomissione di Attrattivo al clan: “Io mi metto a disposizione”

La parte più rivelatrice dell’ordinanza è contenuta nell’intercettazione del 19 ottobre 2022: una conversazione lunga, tesa, tra Maurizio Attrattivo e Paolo Abbatiello.

Attrattivo espone la sua fedeltà. Le sue parole sono inequivocabili: "Io mi metto a disposizione". E ammette di aver riciclato denaro derivante da truffe tramite carte di credito, convinto che i proventi dovessero finire nelle casse del clan.

Abbatiello, però, lo rimprovera duramente: Esposito Luigi — che faceva affari usando il nome del clan — non gli aveva fatto arrivare un euro, "solo un paio di scarpe", dice ironicamente il boss.

Attrattivo cade dalle nuvole: "Pensavo che Esposito agisse per conto tuo… per questo gli davo i soldi". In quella stessa conversazione, Abbatiello chiarisce che sarà lui a gestire il recupero del credito verso Capparelli, ma ancheche Esposito non dovrà più pretendere nulla. Ma soprattutto che d’ora in poi Attrattivo dovrà parlare solo con Salvatore Sapio, altro affiliato. L’imprenditore obbedisce.

1. continua

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 3 Dicembre 2025 - 09:44 - Giuseppe Del Gaudio

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