Nuova settimana, nuovi disagi per migliaia di utenti del trasporto pubblico su ferro. Questa mattina la funicolare di Montesanto è rimasta ferma dalle 10:00 alle 12:40, l’ennesimo stop attribuito ai soliti e poco chiari “problemi tecnici”.
Una sospensione che ha mandato in tilt gli spostamenti tra il centro e il quartiere collinare, alimentando la protesta dei residenti.
A puntare il dito è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, che parla senza mezzi termini di «odissea quotidiana» per chi utilizza le funicolari. «È inaccettabile – denuncia – che un servizio così strategico sia soggetto a continui blocchi, senza informazioni chiare sulle cause e senza un piano efficace per evitarli».
Giovedì 11 e venerdì 12 si ferma la funicolare Centrale
E non è finita. Proprio mentre la città vive un picco turistico e avrebbe bisogno di servizi potenziati, ANM annuncia la chiusura della funicolare Centrale per due giorni, l’11 e il 12 dicembre.
Dagli avvisi ufficiali si apprende che lo stop servirà a consentire un monitoraggio imposto da ANSFISA, ma la comunicazione non basta a rassicurare i 28mila utenti che ogni giorno utilizzano l’impianto di piazza Fuga.
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Metropolitana ridotta: ultime corse anticipate
A complicare ulteriormente la situazione, anche la linea 1 della metropolitana anticiperà le ultime corse intorno alle 21 fino all’11 dicembre, per “verifiche in linea”.
Un taglio che contrasta con le recenti dichiarazioni provenienti da Palazzo San Giacomo, dove si parlava di un potenziamento del servizio in vista dell’aumento di arrivi turistici.
«Altro che potenziamento – incalza Capodanno – qui si chiude uno degli impianti più importanti della città proprio nei giorni in cui servirebbe il massimo dell’efficienza».
Vomero sotto pressione: traffico in tilt
Nel frattempo, il Vomero vive giornate difficili a causa del traffico veicolare sempre più congestionato. Capodanno lancia un ultimatum: «O si rafforza immediatamente l’organico dei vigili urbani, assicurando la loro presenza nei nodi critici, oppure occorre rivedere l’intero dispositivo di traffico. La situazione attuale non è più sostenibile».
E avverte: «Servono interventi rapidi e concreti, non progetti a lungo termine destinati a restare chiusi nei cassetti, come le ipotetiche ZTL che richiederebbero mesi per diventare realtà».






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