La Polizia di Stato di Napoli ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo ritenuto legato al clan camorristico Amato-Pagano. L'indagato è accusato di detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione, reati aggravati dall'aver favorito le attività del sodalizio criminale.
L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Napoli, è stata condotta dagli investigatori della Squadra Mobile partenopea con il supporto dei colleghi della Questura di Lecce. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Tribunale di Napoli - Sezione GIP.
Potrebbe interessarti
Il blitz del 16 settembre
L'arresto rappresenta l'epilogo di un'articolata indagine avviata dalla Squadra Mobile napoletana. Il 16 settembre 2025, durante un complesso blitz di polizia giudiziaria mirato a sgominare un giro di estorsioni, gli agenti hanno fermato l'uomo mentre stava eseguendo una custodia cautelare per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il reato riguardava le pressioni esercitate su un'attività commerciale che gestiva un autolavaggio e una compravendita di automobili.
Durante la perquisizione, i poliziotti hanno scoperto che l'indagato nascondeva una pistola comune da sparo, carica con sei proiettili. Gli accertamenti hanno rivelato che l'arma proveniva da un furto precedente, configurando così anche il reato di ricettazione.
L'operazione si inserisce nel più ampio contrasto alle attività del clan Amato-Pagano, storica organizzazione camorristica attiva nell'area a nord di Napoli, da anni nel mirino delle forze dell'ordine per il controllo del territorio attraverso estorsioni, traffici illeciti e intimidazioni.
Fonte REDAZIONE





Scegli il canale social su cui vuoi iscriverti