Giugliano - L'ombra dello spaccio continua ad allungarsi sui centri della provincia partenopea, ma con un dato che desta sempre maggiore preoccupazione tra le forze dell'ordine: il crescente coinvolgimento di volti nuovi, del tutto incensurati e insospettabili.
L'ultimo episodio si è consumato nella frazione di Varcaturo, a Giugliano in Campania, dove i Carabinieri della locale stazione hanno messo a segno l'ennesimo arresto, confermando un trend allarmante.
Il protagonista della vicenda è un giovane italiano di 23 anni, fino a ieri ignoto alle cronache giudiziarie e apparentemente senza alcun problema con la Legge. Tuttavia, l'intuito e l'intensificazione dei controlli da parte dei militari non hanno lasciato scampo. Quel "via vai" anomalo in via Staffetta aveva già sollevato più di un sospetto tra le pattuglie, spingendo i Carabinieri ad approfondire la situazione con una perquisizione domiciliare.
Il bottino del "pusher della porta accanto"
Quanto rinvenuto nell'abitazione del 23enne ha confermato i timori. Nascosti in casa, i militari hanno trovato e sequestrato 4 panetti di marijuana per un peso complessivo di ben 400 grammi. Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati sequestrati 160 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività illecita, e, soprattutto, l'occorrente per il confezionamento: ben 100 bustine in cellophane, prova inequivocabile della destinazione della droga alla vendita al dettaglio.
Il giovane, ora in attesa di giudizio, dovrà rispondere di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.
L'allarme del comando provinciale
Ciò che rende questo arresto particolarmente significativo è il contesto in cui si inserisce. L'operazione di Varcaturo non è, infatti, un caso isolato. Come sottolineato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, in soli due mesi l'arresto del 23enne è il decimo pusher incensurato bloccato tra il capoluogo e la provincia.
Un dato che dipinge un quadro complesso: lo spaccio non è più appannaggio esclusivo della criminalità organizzata o di soggetti già noti alle forze dell'ordine. Sono sempre più le "nuove leve" che, attratte dai facili guadagni, decidono di intraprendere l'attività criminale, illudendosi di restare nell'anonimato proprio grazie alla loro fedina penale immacolata.
I Carabinieri, tuttavia, sono determinati a scardinare questa rete emergente, concentrando le indagini anche su quei movimenti che, seppur apparentemente innocui, nascondono un giro d'affari illegale.
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- Articolo modificato il giorno 13/12/2025 ore 09:17 - Correzione errore battituta titolo
Fonte REDAZIONE






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