Una nuova battaglia attende Emma Bonino. La deputata europea e storica esponente del Partito radicale è ricoverata presso l'Ospedale Santo Spirito di Roma in terapia intensiva a causa di un'insufficienza respiratoria. Secondo le informazioni disponibili, la paziente rimane vigile, anche se le condizioni richiedono il monitoraggio intensivo.
Non è la prima volta, in questi ultimi mesi, che Bonino si ritrova a fronteggiare una crisi respiratoria. Già nell'ottobre scorso era stata ospedalizzata per problemi analoghi e dimessa dopo una settimana. Questa volta, tuttavia, il ricovero arriva dopo anni di una battaglia personale contro una malattia che sembrava ormai superata.
Nel 2015 le era stato diagnosticato un microcitoma polmonare, una forma particolarmente aggressiva di cancro ai polmoni. Dopo otto anni di cure continue, nel 2023 Bonino aveva annunciato pubblicamente la conclusione vittoriosa delle terapie oncologiche. Quella che sembrava essere la fine della guerra si è trasformata in una tregua fragilissima.
Una vita di battaglie senza tregua
Chi è Emma Bonino non si misura con una sola diagnosi medica, per quanto grave. Dalla sua iscrizione al Partito radicale nel 1975, ha costruito un'intera esistenza attorno a sfide che allora sembravano radicali—oggi risultano quasi profetiche.
È stata tra le protagoniste della campagna referendaria per la liberalizzazione dell'aborto, della lotta contro il nucleare, delle battaglie per la distribuzione controllata di eroina e dei diritti civili a livello internazionale.Potrebbe interessarti
Deputata dal 1976 al 1994, ha ricoperto incarichi sempre più prestigiosi: presidente del Partito radicale transnazionale (1991-1993), europarlamentare dal 1979 al 2006, ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee nel governo Prodi, senatrice e vicepresidente del Senato alle elezioni del 2008. La sua coerenza "pannelliana"—un'eredità di Marco Pannella, suo compagno di battaglia—l'ha resa rispettata persino da avversari politici conservatori.
Il riconoscimento persino dal Vaticano
A confermare la stima che circonda la sua figura persino in ambienti tradizionalmente distanti dalla sua visione laica è stato il gesto di Papa Francesco. Il 5 novembre scorso, poco dopo la dimissione dal ricovero di ottobre, il Pontefice le ha fatto visita a sorpresa. Un segnale potente del dialogo che Bonino aveva sempre praticato con gli ambienti progressisti cattolici, traducendo il suo laicismo in apertura relazionale.
Con Marco Pannella, la relazione umana e politica era stata intensa e continuativa, fino a quando una frattura dolorosa non aveva raffreddato i rapporti poco prima della morte del leader radicale. Eppure il suo nome rimane indissolubilmente legato a quella stagione di impegno civile che ha definito intere generazioni di attivisti italiani.
Oggi, nel reparto di terapia intensiva del Santo Spirito, Emma Bonino affronta ancora una volta quella che per molti sarebbe la resa finale. Ma la sua storia insegna che alcune battaglie non si concludono nei corridoi degli ospedali: si prolungano nella memoria e negli ideali che lasciano dietro.





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