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Castellammare, colpo di scena al processo ai fratelli Fontana: crolla l’accusa di estorsione ai pontili

Nel processo sui pontili “San Gennaro” di Castellammare di Stabia il collegio difensivo riduce in briciole la deposizione del testimone chiave della DDA: aveva accusato i fratelli di estorsioni “sin da quando avevano sei anni”. Rinviata al 16 gennaio l’escussione della persona offesa, Francesco Paolo Valanzano, detto “Ciccio”.
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Prosegue davanti al collegio D del Tribunale di Torre Annunziata il processo a carico dei fratelli Fontana, imputati di presunta estorsione ai danni del gestore dei pontili “San Gennaro” di Castellammare di Stabia, Francesco Paolo Valanzano, noto come “Ciccio”.

Nella giornata di oggi è stato ascoltato uno dei principali testimoni inseriti nella lista del pubblico ministero della DDA di Napoli, Fontana Catello.

È stato però il controesame serrato del collegio difensivo – composto dagli avvocati penalisti Catello Di Capua, Alfonso Piscino, Giovanni Filosa, Raffaele Pucci e Olga Coda – a ribaltare l’andamento dell’udienza.

Proprio sulle domande incalzanti dell’avvocata Coda sono emerse clamorose contraddizioni del dichiarante, fino a far apparire del tutto inattendibile il suo racconto accusatorio.

Il teste, infatti, era arrivato a sostenere che i fratelli avrebbero posto in essere condotte estorsive nei confronti del Valanzano “fin da quando avevano sei anni”, una circostanza che, messa alla prova del vaglio logico e giuridico, ha finito per minare la credibilità complessiva della sua deposizione.

Una ricostruzione che la difesa ha definito “abnorme” e incompatibile con qualsiasi dinamica reale di gestione criminale del territorio.

Il procedimento a carico dei cosiddetti “Fasani” si inserisce nella più ampia e controversa vicenda della gestione dei pontili a Castellammare di Stabia, una storia fatta di contratti, subentri, tensioni interne e continue frizioni tra operatori del settore.

In questo quadro, la stessa istruttoria dibattimentale sta facendo emergere – secondo la tesi difensiva – fondati dubbi sulle originarie ricostruzioni investigative, nonché sull’effettiva “ambiguità” di alcuni dipendenti inizialmente scambiati per estorsori e poi rivelatisi, forse, semplici addetti alle attività dei pontili.

All’esito dell’udienza odierna, il collegio ha disposto il rinvio del processo al prossimo 16 gennaio, data in cui è prevista l’escussione della persona offesa, Francesco Paolo Valanzano.

Sarà proprio la sua testimonianza, attesa come uno dei momenti chiave del dibattimento, a dover chiarire se dietro la gestione dei pontili “San Gennaro” si nasconde davvero un sistema estorsivo oppure solo una lunga serie di equivoci e forzature investigative.

C.S.

  • Articolo modificato il giorno 10/12/2025 ore 20:39 - Aggiornamento contenuto

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 10 Dicembre 2025 - 20:39 - Redazione

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