Caivano, lo spaccio delocalizzato dal Parco Verde al centro: blitz in casa-market della coca

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Caivano - La pressione costante dei carabinieri sulle storiche piazze di spaccio del Parco Verde non ferma la domanda di droga, ma ne sposta i confini. Come un’azienda che delocalizza per sfuggire ai controlli, anche la criminalità riorganizza i propri “mercati” e li porta nel cuore di Caivano.

Così gli uomini della Compagnia locale hanno seguito il flusso degli stupefacenti lontano dai riflettori, fino a corso Umberto, dove hanno individuato un vero e proprio punto vendita della droga ricavato in un appartamento. Un alloggio trasformato in base operativa, strutturato per lo smercio 24 ore su 24, con accessi controllati e ambienti organizzati per gestire il via vai dei clienti.

Quando i militari hanno fatto irruzione, all’interno c’erano Franco e Angelica Cantone, fratello e sorella, che avrebbero tentato la fuga dalle finestre pur di evitare le manette. Il tentativo è stato bloccato in pochi istanti e i due sono stati arrestati.

Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati 40 grammi di cocaina già suddivisa, 3 bilancini di precisione e oltre 600 euro in contanti, ritenuti provento delle cessioni effettuate nelle ore e nei giorni precedenti. Un altro tassello, spiegano gli investigatori, nella strategia di contrasto a una rete di vendita che prova a reinventarsi spostando le piazze dal Parco Verde al centro cittadino.

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  • L'artioclo parla di come la criminalità si adatta alle situazioni, e questo è un fatto che succede in molte città. E' importante che le autorità continuano a fare controlli anche se le piazze di spaccio cambiano, perche la droga è un problema serio.

Pubblicato da
Gustavo Gentile