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Villa Favorita risorge: 43,5 milioni per il gioiello settecentesco di Ercolano

Al via il restauro del capolavoro di Ferdinando Fuga. Il parco e gli edifici storici diventeranno polo culturale nel cuore vesuviano
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Ercolano – Uno dei tesori architettonici più preziosi del Settecento napoletano si prepara a rinascere. Villa Favorita, maestosa dimora progettata da Ferdinando Fuga nel cuore di Ercolano, sarà protagonista di un intervento di restauro senza precedenti da 43,5 milioni di euro, finanziato con fondi Pnrr, Piano Complementare al Pon e risorse dell'Agenzia del Demanio.

Oggi sono partiti ufficialmente i lavori per il recupero dell'edificio del Bianchi e del corpo di collegamento, curati dall'Agenzia del Demanio con un investimento di 12,5 milioni di euro. Il cantiere, che si concluderà ad aprile 2028, trasformerà questi spazi in ambienti destinati ad attività didattiche e culturali, restituendo alla comunità un patrimonio rimasto troppo a lungo inaccessibile.

Due cantieri per un'unica rinascita

L'ambizioso progetto si articola su due fronti paralleli.

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Entro dicembre prenderà il via il secondo intervento, da 31 milioni di euro, promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli. Al centro di questa fase il restauro dell'edificio del Fuga, cuore monumentale del complesso, e la riqualificazione paesaggistica del Parco Superiore e Inferiore, con il ripristino dei percorsi pedonali, delle connessioni interne e il recupero dei fabbricati secondari.

Da dimora aristocratica a polo culturale

Villa Favorita non sarà semplicemente restaurata, ma reinventata come centro multifunzionale capace di attrarre energie e cultura nell'intera zona vesuviana. Gli spazi storici ospiteranno attività didattiche, eventi culturali e servizi per cittadini, studenti e turisti, garantendo fruizione pubblica e tutela costante nel tempo.

Il complesso monumentale, tra i meglio conservati del suo genere, rappresenta una testimonianza straordinaria dell'architettura settecentesca napoletana. La sua rinascita segna una svolta per Ercolano e per tutto il territorio del Golfo di Napoli, restituendo alla collettività un luogo di bellezza e memoria che tornerà ad essere punto di riferimento culturale e turistico della regione.

Articolo pubblicato il 3 Novembre 2025 - 16:03 - A. Carlino

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