Una telefonata terrorizzante ha spezzato la tranquillità mattutina di un'anziana di Gaiole in Chianti in provincia di Siena, terra rigogliosa per i suoi famosi vigenti.
Dall'altro capo del filo, una voce autoritaria si è qualificata come maresciallo dei carabinieri, annunciando una notizia devastante: un'auto intestata a lei aveva provocato un grave incidente stradale. Per evitare denunce e conseguenze penali, la donna avrebbe dovuto consegnare immediatamente denaro e gioielli a un perito incaricato dalle autorità.
Paralizzata dalla paura e dalla confusione, l'ottantenne ha ceduto: 500 euro in contanti e monili d'oro del valore di circa 15.000 euro sono finiti nelle mani di un complice, presentatosi puntualmente alla sua porta come "incaricato ufficiale". Un bottino complessivo di 15.500 euro, frutto di una vita di risparmi.
La reazione lampo dei carabinieri
Ma questa volta la truffa non è andata a buon fine.Potrebbe interessarti
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Il blitz è avvenuto nella tarda mattinata del 25 novembre 2025: i militari hanno fermato l'auto dei due truffatori poco dopo la consegna della refurtiva. All'interno del veicolo, nascosti ma ancora intatti, sono stati rinvenuti i contanti e i preziosi sottratti all'anziana.
Due napoletani dietro le sbarre
Gli autori del raggiro sono due uomini originari della provincia di Napoli, entrambi arrestati in flagranza di reato. Secondo le indagini, avrebbero utilizzato la collaudata tecnica del falso incidente stradale, uno schema criminale che continua a mietere vittime soprattutto tra gli anziani.
La refurtiva è stata immediatamente sequestrata e verrà restituita alla legittima proprietaria. I due arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Siena, dove rimangono in attesa dell'udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.
L'allarme sociale
Questo episodio si inserisce in una lunga serie di truffe ai danni di persone anziane, un fenomeno che le forze dell'ordine stanno contrastando con campagne di sensibilizzazione e controlli mirati sul territorio. La raccomandazione rimane sempre la stessa: diffidare di telefonate allarmistiche e non consegnare mai denaro o oggetti di valore senza aver verificato l'identità dell'interlocutore contattando direttamente il numero ufficiale delle forze dell'ordine.





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