Ercolano - Il processo per l'esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d'artificio avvenuta lo scorso 18 novembre 2024 in contrada Patacca, e che costò la vita a tre giovanissimi operai in nero, è ormai alle sue battute finali. Si sta svolgendo davanti al tribunale di Napoli dove oggi, martedì 18 novembre 2025, si è tenuta una nuova udienza cruciale.
Massimo Viscusi, avvocato della famiglia Tafciu, ha chiesto esplicitamente ai giudici di riconoscere l'aggravante della premeditazione per i responsabili della tragedia.
Secondo gli inquirenti, Pasquale Punzo e Vincenzo D’Angelo sarebbero stati i gestori dell’impianto illegale, e rispondono a processo per triplice omicidio volontario con dolo eventuale, oltre che per caporalato.Potrebbe interessarti
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Al termine della requisitoria, i sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano hanno chiesto vent’anni di reclusione per ciascuno degli imputati principali, mentre per Raffaele Boccia, accusato di aver fornito la polvere da sparo utilizzata dalle vittime, la Procura ha richiesto una condanna a quattro anni.
Oggi hanno discusso, assieme al legale Viscusi – rappresentante della compagna, della suocera e della figlia di Tafciu – anche gli avvocati Francesco Pepe, Nicoletta Verlezza e Ferdinando Letizia, che tutelano rispettivamente la cognata di Tafciu, la famiglia delle gemelle Esposito e i genitori di Samuel Tafciu.
Il primo dicembre sarà invece la volta dei difensori degli imputati. La sentenza, attesa entro la fine dell’anno, potrebbe segnare il destino giudiziario per una vicenda che ha sconvolto la comunità di Ercolano, accendendo i riflettori sulla piaga delle fabbriche illegali di fuochi d’artificio e sulla sicurezza dei lavoratori spesso lasciati senza diritti e protezione.






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