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Scampia, Guardia Medica tra blatte e porte rotte

Sedici giovani medici denunciano l'inferno della sede ASL Napoli 1: bagni invasi da scarafaggi, niente acqua calda né sapone, turni notturni senza sicurezza.
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Napoli - Lavorare nella sanità pubblica italiana significa oggi fare i conti con blatte che escono dagli scarichi, porte d'ingresso che non si chiudono e l'assenza di beni primari come sapone e acqua calda.

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Non è la descrizione di un ospedale da campo in zona di guerra, ma la realtà quotidiana della Guardia Medica del Distretto 28 dell'ASL Napoli 1 a Scampia, denunciata da sedici giovani medici attraverso una segnalazione corredata da foto e video inviata al deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi-Sinistra.

Il paradosso dell'igiene negata

I sanitari, tutti tra i 25 e i 35 anni, descrivono una situazione paradossale: proprio nei luoghi dove l'igiene dovrebbe essere il requisito minimo, regna il degrado. Nonostante il recente trasferimento in uffici che sulla carta risultano ristrutturati, la realtà è ben diversa. Sale e bagni sono privi di finestre, dotati solo di lucernari posti troppo in alto per essere aperti, rendendo impossibile il ricambio d'aria.

Il quadro igienico raggiunge l'apice dell'assurdo con uno dei bagni completamente inutilizzabile: a ogni scarico del water, acqua mista a scarafaggi fuoriesce dalla doccia. Mancano acqua calda e sapone, che i medici sono costretti ad acquistare di tasca propria. Carta igienica e sedie sono arrivate solo dopo la minaccia di una denuncia formale.

Turni di 12 ore senza protezione

La questione sicurezza non è meno preoccupante. La porta d'ingresso, elemento essenziale per proteggere i sanitari dall'utenza esterna durante i turni di 12 ore diurni e notturni, è già guasta e non si chiude. Le richieste di intervento urgente sono rimaste senza risposta, lasciando i medici in balia di potenziali rischi.

A completare il quadro di inefficienza, la struttura è completamente schermata: nessuna copertura telefonica e accesso al Wi-Fi negato. Un'impossibilità che si traduce nell'incapacità di effettuare anche le ricerche più basilari, come verificare i nomi commerciali dei farmaci durante l'assistenza ai pazienti.

L'intervento di Borrelli

Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha definito la situazione "un insulto alla dignità dei giovani professionisti e un pericolo per la salute pubblica", annunciando un'immediata mobilitazione presso gli uffici competenti dell'ASL Napoli 1 Centro e gli organismi di controllo.

"Richiederemo una verifica ispettiva urgente e rigorosa nei locali della Guardia Medica del Distretto 28 di Scampia", ha dichiarato Borrelli. "L'obiettivo è accertare la veridicità delle gravissime segnalazioni e costringere chi di dovere a ripristinare con immediatezza gli standard minimi di igiene, sicurezza e funzionalità."

La denuncia dei sedici medici, "pieni di energia e voglia di svolgere il proprio lavoro", solleva ancora una volta il velo su una sanità pubblica italiana che chiede sacrifici ai suoi operatori ma non garantisce nemmeno le condizioni minime per lavorare con dignità.


Fonte Verificata

Commenti (1)

E’ davvero incredibbile come la sanità pubblica può trovarsi in una situazion cosi degradata, i medici meriterebbero migliori condizioni. Non è accettabile che mancano beni basilari come sapone e acqua calda nei bagni.

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