Salerno - Non è solo cioccolato, è una scia di dolcezza lunga 35 metri e 15 centimetri che ha trasformato il Lungomare di Salerno in un palcoscenico da Guinness World Record. Ieri sera, sotto gli occhi increduli di centinaia di persone e l'occhio vigile del notaio Marica De Feo, il maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia ha dato vita alla tavoletta di cioccolato più lunga del mondo, un'impresa che sa di territorio e di coraggio artigiano.
L'evento, che ha coronato la terza edizione di “Salerno Dolcissima”, non è stata una semplice performance ma una vera e propria dichiarazione d'amore per l'eccellenza italiana. Una gigantesca lastra di cioccolato al 65%, larga circa 40 centimetri, modellata utilizzando quasi 200 chilogrammi di materia prima e arricchita con i profumi del Sud: buccia candita di limone Costa d'Amalfi e fichi bianchi secchi del Cilento. Un connubio che racconta il territorio non solo con le parole, ma con i sapori.
Quella di ieri sera è la ventesima volta che Mirco Della Vecchia entra nel libro dei record, eppure l'emozione non scema.Potrebbe interessarti
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Un'impresa collettiva, come l'hanno definita gli organizzatori, nata sotto l'egida della CNA Salerno e realizzata dall'Associazione Italia Eventi. Un simbolo che va oltre il cioccolato. «Il raggiungimento di questo record», hanno sottolineato il presidente Antonio Citro e il direttore Simona Paolillo della CNA, «è stato simbolicamente un omaggio a tutti gli artigiani che ogni giorno superano i propri limiti, le proprie difficoltà e resistono in un mondo che corre veloce. Il record, per noi, è continuare a raccontare uno spaccato che dice tanto della nostra cultura e del nostro saper fare».
La folla di golosi e curiosi accalcata attorno alla lunghissima tavoleta ha confermato il successo dell'operazione. «È stata una grande festa collettiva», le parole di Giuseppe Lupo, presidente di Italia Eventi, «che ha messo al centro il cioccolato, ma sopra ogni cosa gli artigiani. In fondo, è quello che cerchiamo di fare in ogni tappa di Choco Italia: portare in giro per tutto il centro sud un patrimonio unico di dolcezze e di tipicità».
Mentre la gigantesca tavoleta veniva misurata, certificata e poi, si presume, dolcemente "smembrata" e distribuita, Salerno ha aggiunto un nuovo, fragrante tassello alla sua storia. Non solo un record, ma un inno all'artigianalità che non smette di sognare in grande. Anzi, in lunghissimo.






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