Napoli – Al Rione Traiano, dove le strade strette custodiscono storie di quotidianità e ombre, la Polizia di Stato ha teso una trappola a due presunti ricettatori.
Venerdì pomeriggio in via Vicinale Cupa Cintia, un semplice giro di perlustrazione si è mutato in un'operazione lampo: due uomini, un 33enne napoletano e un 35enne pakistano, sorpresi con il fiato corto e sguardi sfuggenti, come ladri colti con le mani nel sacco.
Avevano una valigia piena di strumenti medici "fantasma", privi di qualsivoglia carta che ne certifichi l'origine lecita.Potrebbe interessarti
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Raggiunti e identificati sul posto, i sospettati non fanno in tempo a inventare scuse. Il trolley del 35enne pakistano vomita il suo contenuto proibito: 286 pezzi tra pinze, forbici e bisturi, tutti luccicanti ma muti sulla loro provenienza.
"Non so, l'ho trovato", balbetta l'uomo, ma la Polizia non si accontenta di favole.E il complice napoletano? Non se la cava meglio: frugando nelle sue tasche e borse, spuntano 5 pinze emostatiche "mosquito" – quelle usate dai chirurghi per stringere vasi sanguigni – e 2 porta aghi, ancora caldi di una transazione appena conclusa. "Li ho appena comprati", ammette il 33enne, ma senza scontrino o traccia che non puzzi di ricettazione.
I due sono stati denunciati a piede libero dal personale del Commissariato, con i reperti sequestrati in attesa di analisi più approfondite.






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