Il parco Cerqua a Qualiano dove è avvenuta l'aggressione
Qualiano - C'è un barlume di speranza dopo l'ombra terrificante della violenza. La donna brutalmente accoltellata dall'ex compagno a Qualiano è stata dimessa ed è finalmente tornata a casa, lasciandosi alle spalle l'incubo vissuto.
I medici dell'ASL Napoli 2 Nord le hanno salvato la vita, ma la battaglia più delicata – quella contro lo shock e la paura – è appena iniziata.
Per questo motivo, è stato immediatamente attivato il "Percorso Rosa", un servizio essenziale lanciato pochi mesi fa negli ospedali di Giugliano, Pozzuoli e Frattamaggiore e dedicato esclusivamente alle vittime di violenza di genere.
Il protocollo è chiaro e mette la sicurezza psicologica della donna al primo posto. Indipendentemente dalla gravità delle lesioni fisiche, alla vittima viene assegnato un codice di priorità d'accesso – rosso o arancione – per garantire una presa in carico rapida e immediata.
Nelle stanze di ascolto dedicate, dove le vittime arrivano spesso in stato di shock, un team di sanitari formati e psicologi è pronto a fornire un supporto immediato, intercettando e gestendo il trauma.
Questa rete di sostegno risponde a un'emergenza che, come dimostrano i dati, è cronica. Un dossier del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli rivela che la maggior parte delle donne denuncia la violenza o subito dopo la prima aggressione, oppure in un lasso di tempo compreso tra i tre e i sei mesi dall'inizio dei maltrattamenti.
Ancora più drammatico è il dato che l'80% di queste vittime ha figli minorenni, rendendo il percorso di uscita dalla violenza un imperativo sociale oltre che sanitario.