Portici - I fatti risalgono all’aprile 2020, durante la prima ondata del Covid, e il giornalista, impegnato negli aiuti umanitari, ritrovò’ un senza tetto ai confini tra il comune di Portici e di Ercolano, che qualche giorno prima aveva dato voce nei pressi di Secondigliano.
Furono tre giorni di dirette, stressanti, ove intervenirono i carabinieri e i vigili di Portici, ma non i servizi sociali. Quell’anziano rimase in strada per giorni e Grazioli iniziò’ una vera e propria campagna di sensibilizzazione volta a tutelare il Clochard.
Arrivarono denunce, una delle quali autorevoli, da parte del Sindaco di Portici Cuomo, che riteneva diffamatorio il contegno tenuto dal giornalista.Potrebbe interessarti
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Da qui un lunghissimo processo, che ha visto testimonianze illustri come quelle del Deputato 5 stelle Caramiello, il Sindaco Cuomo, oltre agli agenti verbalizzanti.
Oggi, a distanza di ben 5 anni, cala il sipario su una storia triste: a seguito dell’arringa dell’Avvocato Massimo Viscusi, che minuziosamente ha ribaltato quello che era l’architettura accusatoria degli inquirenti, chiedendo l’assoluzione piena, il Tribunale di Napoli, sesta Sezione, ha accolto a pieno le sue richieste. La Procura e la parte civile avevano chiesto 6 mesi di reclusione.






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