

in foto sede lega serie a
L'organizzazione che gestisce il massimo campionato italiano annuncia richieste di indennizzo superiori a quelle già avanzate da DAZN per i circa 2.000 utenti individuati dalla Guardia di Finanza. L'obiettivo è creare un forte effetto deterrente.
La lotta alla pirateria nel mondo del calcio fa un ulteriore passo avanti. Dopo l'iniziativa di DAZN, che il mese scorso ha iniziato a inviare richieste di risarcimento civile, anche la Lega Serie A scende in campo per chiedere i danni a coloro che hanno usufruito illegalmente della visione delle partite. La conferma arriva direttamente dall'organizzazione, che ha precisato come le sue richieste saranno economicamente più onerose rispetto a quelle del broadcaster.
La platea di destinatari è la stessa: circa 2.000 persone già identificate dalla Procura di Lecce e dalla Guardia di Finanza. Questi utenti si sono già visti recapitare le sanzioni previste dalla legge "anti-pezzotto", con multe che variano da 154 a 5.000 euro. A questa cifra si sono aggiunti i 500 euro richiesti da DAZN come risarcimento per via extragiudiziale, una mossa pensata per risolvere la questione rapidamente ed evitare lunghi strascichi legali.
L'identificazione dei trasgressori è stata possibile grazie alla piattaforma Piracy Shield, che traccia gli indirizzi IP collegati agli stream illegali. Una volta ottenuto l'IP, le autorità possono richiederne i dati anagrafici corrispondenti direttamente ai provider di servizi internet. La Lega Serie A attingerà quindi dalla medesima lista di nominativi per formulare le proprie richieste di indennizzo, la cui cifra esatta non è ancora stata resa nota. Il presidente della Lega, Ezio Maria Simonelli, non ha per ora fornito ulteriori dettagli sulle tempistiche e le modalità operative.
Resta aperto l'interrogativo sull'efficacia di questi strumenti nei confronti di chi utilizza una VPN, tecnologia progettata per garantire l'anonimato mascherando l'indirizzo IP reale dell'utente. Molti servizi VPN, inoltre, adottano policy di "zero logging" che impediscono la registrazione delle attività.
Ad ogni modo, l'azione congiunta di Lega Serie A e DAZN non punta solo al recupero economico. L'obiettivo principale è strategico: fungere da potente deterrente per scoraggiare la fruizione illegale dei contenuti sportivi. Sebbene sia improbabile eradicare completamente il fenomeno, anche una sua significativa riduzione verrebbe considerata una vittoria per i detentori dei diritti.