

La giovane vittima, Pasquale Nappo
Boscoreale - E' convinto che suo figlio sia vittima di un errore di persona o quantomeno di mira da parte dei killer. "Mio figlio è sempre stato un ragazzo tranquillo. Ha sentito degli spari, sono si è affacciato ed è stato colpito da un proiettile vagante. Non era lui l'obiettivo. Era bravissimo".
Lo ha detto parlando con i giornalisti Salvatore Nappo, padre di Pasquale, ucciso nella notte in piazza Pace a a Boscoreale con un unico colpo di pistola che lo ha dcentrotato sotto l'ascella.
"Non sappiamo darci una spiegazione. L'avevo sentito a mezzanotte, era a Napolia una festa. Al ritorno si era fermato con gli amici in piazza. Era sereno. Frequentava persone tranquille. Si era diplomato da poco ma lavorava per non pesare sulla famiglia. Ora chiediamo giustizia e basta, vogliamo sapere il motivo per cui è successo questo a noi".
Gli investigatori però non si sbilanciano e non tralasciando alcuna pista stanno analizzando e passando al setaccio tutte le sue frequentazioni. I suoi contatti, le chat, le mail, i social. Insomma tutto quello che può aiutare a delineare un quadro di un ragazzo incensurato e sconosciuto alla giustizia e che frequentava ragazzi più grandi lui.
I carabinieri che conduzono le indagini, sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata, stanno analizzando le immagini delle numerose telecamere pubblcihe e private che ci sono nella zona dove è evvenuto l'agguato nella notte appena trascorsa visto che si trova la sede del Municipio di Boscoreale e alcune attività commerciali dotate di video sorveglianza.
Si spera che l'analisi delle immagini possa essere di aiuto. Ma ci sono tre particolari su cui fanno molta attenzione gli investigatori, L'arresto avvenuto la scorsa estate di un cugino della vittima fermato sul traghetto diretto verso Ischia in compagnai di una ragazza con dosi di stupefacenti, da piazzare sull'isola.
E poi stanotte ad accompagnarlo iun ospedale sono stati due persone entrambe molto più grandi di Pasquale Nappo e con precedenti penali.
E ancora sul suo profilo Tik Tok compare una sua foto due ragazzi, uno probabilmente arrestato visto che in sottofondo c'è la canzone del neomleodico Anthony dal titolo "Simme una cosa" coin chiari riferimenti a un detenuto, visto che nei commenti viene augurata la "presta libertà".
Chi era l'obiettivo dei due killer, che arrivati su una moto e con il capo coperto con il casco integrale hanno fatto fuoco verso il gruppetto di 4-5 persone, al momento è difficile da stabilire. Ma l'indagini si muovo in un contesto criminale complesso quale è il mondo della camorra boschese da sempre controllata dal clan familiari vecchio stampo e che difficilimente lasciano spazio a bulletti o presunte baby gang.
Non è che la giovane vittima ne facesse parte ma è probabile che li conoscesse o li frequentasse di rado. Ora se i tre colpi di pistola esplosi dalla pistola del killer fossero diretti ad altra persone o a Nappo, sarà la perizia balistica e l'indagine dei carabinieri a stabilirlo.
L'unica cosa certa al momento è la morte di un ragazzo di 18 18 anni ucciso in un contesto di criminalità. "Questo evento mi ha sconvolto come sindaco e come padre. Non è giusto - che un ragazzo di 18 anni veda i suoi sogni arrestati da un evento bruttissimo", ha detto il sindaco di Boscoreale, Pasquale Di Lauro.