Napoli– Un parabrezza fracassato, una bicicletta a terra e l’ennesimo corpo sbalzato sull’asfalto. Via Marina, una delle arterie più trafficate e pericolose di Napoli, ieri sera ha registrato il suo ennesimo bollettino di guerra.
Poco dopo le 18, un taxi e un ciclista si sono scontrati in circostanze ancora da accertare, ma in un punto già tristemente noto per la sua pericolosità.
L’impatto è stato violento. Secondo le prime testimonianze raccolte sul posto, il ciclista è stato scaraventato sul cofano dell’auto, finendo contro il parabrezza prima di rovinare a terra.
Per fortuna, nonostante lo spavento e alcune ferite, l’uomo ha riportato prognosi riservata ma è rimasto cosciente. Sul posto è intervenuta tempestivamente un’ambulanza del 118 per prestare soccorso e trasportarlo in ospedale.
La coda dell’incidente, però, non si è esaurita con l’arrivo dei soccorsi.Potrebbe interessarti
Borrelli, con quelle immagini sul telefono, non ha usato mezzi termini. «Via Marina continua a essere una delle arterie più pericolose di Napoli, teatro di incidenti quasi quotidiani», tuona il deputato. «Questo non è un caso isolato, è il sintomo di un’emergenza cronica. Automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni: nessuno è al sicuro».
La sua analisi punta il dito contro precise responsabilità. «È evidente che serva un piano urgente di sicurezza e manutenzione. Chiediamo segnaletica efficiente e chiara, controlli costanti per fermare la follia al volante e interventi strutturali, come dossi o restringimenti, per obbligare i guidatori a rispettare i limiti».
L’appello di Borrelli va oltre la generica richiesta di attenzione. «Chi si mette alla guida deve farsi carico della responsabilità che ha, è vero. Ma le istituzioni devono garantire strade sicure e percorsi ciclabili protetti. Non possiamo delegare tutto alla prudenza dei singoli quando l’ambiente urbano è così ostile».
Il monito finale è un pugno nello stomaco per un’amministrazione chiamata a rispondere di ritardi e negligenze. «Ogni incidente evitabile è una sconfitta per tutti. Non possiamo più permetterci di contare feriti e vittime. Su Via Marina, e su tante altre strade come questa, dobbiamo cambiare rotta. Subito». Mentre la città si interroga, l’ennesimo incidente a Via Marina diventa il simbolo di un’emergenza che aspetta ancora una risposta.





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