Napoli- Si è insediato questa mattina a Napoli l'Osservatorio regionale per il contrasto al degrado urbano e all'esclusione sociale, un organismo strategico voluto dal Ministero dell'Interno per affrontare le emergenze territoriali attraverso un approccio coordinato tra istituzioni e società civile.
La riunione inaugurale, presieduta dal Prefetto Michele di Bari, ha riunito un parterre istituzionale di alto profilo: dalla Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni Patrizia Imperato al Vice Sindaco di Napoli Laura Lieto, passando per i vertici delle forze di polizia, rappresentanti della magistratura, dei ministeri competenti e del terzo settore.
Una macchina operativa contro i divari urbani
L'Osservatorio, istituito dal decreto-legge 123/2023 e disciplinato dal decreto ministeriale del giugno 2024, si propone come centro nevralgico per la raccolta e l'analisi di dati quali-quantitativi sulle aree metropolitane più critiche.
L'obiettivo dichiarato: individuare con tempestività i focolai di disagio economico, criminalità ed emarginazione sociale per offrire risposte concrete agli enti locali.Potrebbe interessarti
"Non sarà un semplice tavolo di confronto burocratico", ha spiegato il Prefetto Di Bari illustrando le linee metodologiche. "L'organismo opererà con una composizione flessibile, coinvolgendo di volta in volta gli attori più adatti a formulare soluzioni efficaci per ogni specifica criticità territoriale".
Dal capoluogo partenopeo a tutta la regione
Una delle peculiarità dell'Osservatorio risiede nella sua natura itinerante: sono già previste riunioni operative presso le altre Prefetture campane, garantendo così una copertura capillare del territorio regionale. Un modello che punta a superare le logiche centraliste per abbracciare una visione policentrica del contrasto al degrado.
Al tavolo siedono rappresentanti di peso: dall'ISTAT all'Ufficio scolastico regionale, dall'ANCE alla UIL, fino al Forum del Terzo settore e alla Fondazione Valenzi. Una rete istituzionale e sociale che intende tradurre i dati statistici in politiche concrete per ridurre i divari urbani e promuovere una crescita inclusiva.
Tutti i partecipanti hanno espresso piena condivisione degli obiettivi, dando il via a un lavoro di analisi approfondita dei fenomeni critici che attanagliano le periferie e le zone più fragili della Campania.





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