Napoli - I finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro nei confronti di quattro società attive nel commercio all’ingrosso di ferramenta e minuteria metallica, con sedi operative nelle province di Napoli e Caserta.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, rappresenta l’epilogo di un’articolata indagine coordinata dalla Procura partenopea e condotta dai militari del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza, che ha permesso di ricostruire un sofisticato meccanismo di evasione fiscale basato sull’utilizzo di società “cartiere”, create ad hoc per generare un vortice di fatture false.
Secondo quanto accertato, tra il 2016 e il 2023 le imprese coinvolte avrebbero utilizzato fatture per operazioni inesistenti, sia dal punto di vista oggettivo che soggettivo, per abbattere artificiosamente i costi aziendali e detrarre indebitamente l’Iva.Potrebbe interessarti
L’inchiesta ha portato al deferimento di dieci persone, a vario titolo indagate per i reati di emissione e utilizzo di fatture false.
Per garantire il recupero delle somme evase e tutelare gli interessi dell’erario, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati, sia in forma diretta nei confronti delle persone giuridiche coinvolte, sia per equivalente sui beni personali dei rispettivi rappresentanti legali.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati due immobili, sei autovetture, denaro contante e disponibilità bancarie riconducibili alle società e ai loro amministratori, per un valore complessivo di 869.334,88 euro.






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