Napoli – Una lettera toccante ha trasformato una visita medica in un simbolo di empatia e dedizione. Imma, paziente dell'Istituto Nazionale Tumori "Fondazione G. Pascale" di Napoli, ha affrontato un sospetto melanoma con il timore nel cuore.
Ma l'incontro con Alfonso Amore, dirigente medico e chirurgo dello staff del professor Corrado Caracò, ha cambiato tutto. Invece di un semplice consulto, Amore le ha offerto non solo competenza, ma un'umanità che ha colpito nel profondo.
Decisa a non lasciare che quel messaggio si dissolvesse tra le scartoffie ospedaliere, Imma ha scritto una lettera di encomio al management del Pascale. Per maggiore sicurezza, ne ha inviata una copia all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e Provincia. Il risultato?
Durante la cerimonia per i 40 anni dei laureati in chirurgia e odontoiatria della zona, l'Ordine ha insignito Amore di una targa speciale. Il riconoscimento celebra la sua dedizione, competenza e professionalità al servizio dei pazienti, in un momento che sottolinea quanto l'empatia sia cruciale nella lotta contro il cancro.
Amore, 56 anni, originario di Torre Annunziata e in forza al Pascale da 18 anni, è specialista in chirurgia generale e dottore di ricerca in chirurgia rigenerativa.Potrebbe interessarti
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La sua modestia contrasta con l'impatto del suo lavoro quotidiano, dove ogni intervento va oltre la tecnica per toccare la vita delle persone.
Alla cerimonia, tra i presenti spiccava Maurizio Di Mauro, direttore generale del Pascale. "Questo premio è prezioso perché arriva direttamente dai pazienti – ha dichiarato –. È una testimonianza dei valori fondamentali della nostra missione medica.
Ogni paziente curato, ogni famiglia supportata, rafforza una comunità professionale in crescita, grazie a storie di dedizione come quella del dottor Amore. Complimenti a lui, e a tutti gli operatori sanitari del Pascale che dirigo con orgoglio: lavorano con passione e professionalità instancabile".
In un sistema sanitario spesso criticato, iniziative come questa ricordano che l'umanità resta il vero antidoto al dolore. Il Pascale, polo di eccellenza oncologica, continua a distinguersi non solo per l'innovazione, ma per il calore umano che accompagna i suoi pazienti nel percorso più difficile.





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