Napoli - Nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, cuore pulsante di Napoli e meta di pellegrinaggio per tifosi di tutto il mondo, sta per cominciare una piccola rivoluzione urbana. Il piano di riorganizzazione della mobilità è pronto e la Fondazione Foqus ha chiesto un incontro urgente con la Municipalità 2. L’obiettivo: dare finalmente il via al nuovo assetto di viabilità, atteso da anni.
Dopo tre anni di studio e ascolto da parte del Diarc, il piano prevede una riduzione significativa del traffico veicolare e la trasformazione di alcune strade in aree pedonali. L’incontro decisivo con la Municipalità dovrebbe avvenire entro la fine del mese.
Il piano: nuovi sensi unici e navette
Il progetto, curato da Foqus e dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, prevede sensi unici nei vicoli, aree pedonali e un sistema di navette per collegare turisti e residenti.
«Alcune azioni potranno partire subito», ha spiegato l’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza, confermando che si punta a un avvio progressivo del piano a inizio 2026. La pedonalizzazione di via De Deo, la strada del celebre murale di Maradona, sarà uno degli interventi simbolici.
Le polemiche: scooter, divieti e parcheggi
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Per Iorio, il punto dolente resta la carenza di parcheggi: «I residenti devono avere aree di sosta dedicate. Si pensi a un parcheggio su corso Vittorio Emanuele o nei palazzi dismessi dei Quartieri».
Attualmente, la mancanza di spazi regolati crea caos e pericoli. Persino le ambulanze faticano a transitare tra via Speranzella e Montecalvario, dove le nuove zone pedonali rischiano di restare solo sulla carta se non accompagnate da controlli reali.
Le opere in programma
Dal lato del Comune, l’assessore Cosenza conferma che il lavoro di pianificazione procede: «Il Piano Generale del Traffico Urbano è stato finanziato e includerà un focus speciale sui Quartieri Spagnoli. È stato stanziato anche il Piano Urbano della Logistica Sostenibile, che riguarderà trasporti e merci».
Due strumenti che, insieme, cambieranno il modo di circolare e vivere nel centro storico, spingendo Napoli verso una mobilità più ordinata e accessibile.
Il tempo stringe. Il via libera definitivo segnerà un punto di svolta per largo Maradona e per i Quartieri Spagnoli, oggi simbolo delle contraddizioni di Napoli: vitalità, turismo, affollamento e bisogno di regole.
Se il progetto sarà realizzato nei tempi previsti, il 2026 potrebbe segnare l’inizio di una nuova stagione urbana: più vivibile, ma anche più sorvegliata.





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