

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis
Milano – Aurelio De Laurentiis alza la voce e rilancia il sogno del nuovo stadio del Napoli. Dal palco del Football Business Forum alla Bocconi, il patron azzurro ha annunciato la sua disponibilità a finanziare in autonomia l’intera opera, ma chiede tempi certi e meno ostacoli da parte delle istituzioni locali. “Lo stadio lo finanzio io, ma serve qualcuno sopra le istituzioni per accelerare le procedure”, ha detto il presidente, lasciando intendere la sua frustrazione verso la lentezza della macchina amministrativa.
Il progetto è ambizioso: un impianto da 70mila posti, con 100 skybox, parcheggi moderni e un’area urbana riqualificata intorno, seguendo modelli come quello dell’Emirates Stadium di Londra. “Visitai l’impianto dell’Arsenal: 200 salottini, 60.700 posti e abitazioni costruite intorno per rientrare dall’investimento. In Italia, invece, siamo fermi: Inter e Milan incassano 14 milioni a partita, noi appena 3. E poi ci chiedono di comprare giocatori da 50 o 60 milioni.”
Non sono mancate le stoccate dirette al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e all’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza, accusati di immobilismo e incompetenza. “Manfredi e Cosenza non sanno nulla di calcio. Le autorità sono i peggiori nemici di questo sport. Serve flessibilità, non burocrazia.” De Laurentiis ha poi allargato la polemica anche ai vertici del calcio internazionale, criticando la gestione delle nazionali e la mancanza di visione complessiva: “I club pagano gli stipendi, poi i giocatori tornano infortunati. Non c’è leadership, solo dirigenti che pensano al portafoglio.”