Maxi incendio tra Palma Campania e San Gennaro Vesuviano: nube nera visibile a Napoli

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Palma Campania - Un’impressionante colonna di fumo nero si è innalzata questa mattina nel cielo della provincia di Napoli, generando forte preoccupazione tra i residenti e diventando un punto di riferimento visibile fino alla città partenopea.

Il vasto incendio è divampato in un’area al confine tra Palma Campania e San Gennaro Vesuviano, a breve distanza dal cimitero comunale di Palma.

Il rogo, la cui natura è particolarmente insidiosa, ha interessato un deposito in disuso appartenente a una ex fabbrica di frutta secca. Nonostante la struttura fosse abbandonata da diversi anni, al suo interno erano ancora stoccate ingenti quantità di fustoni e gabbiette di plastica, il cui rapido e tossico combustibile ha alimentato le fiamme.

L'allarme è scattato immediatamente. Sul posto sono confluite diverse squadre dei Vigili del Fuoco, che stanno operando con difficoltà per circoscrivere e domare l'incendio. A supporto delle operazioni e per i rilievi del caso, sono presenti anche i Carabinieri della stazione di Palma Campania.

Al momento, l’origine del rogo è ancora avvolta nel mistero. Non è chiaro se le fiamme siano di natura dolosa, colposa o accidentale, ma le indagini sono già in corso per determinare la causa scatenante.

La denuncia social: "Ennesimo danno per l'ambiente"

La densa e scura nube ha catalizzato l'attenzione dell'intera area vesuviana e nolana, spingendo centinaia di cittadini a documentare l'evento con foto e video condivisi sui social network.

L'episodio ha riacceso le polemiche e le denunce sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti nella zona. Molti utenti in rete hanno espresso la propria rabbia, parlando di un "ennesimo danno per l’ambiente" e sottolineando il potenziale rischio sanitario derivante dalla combustione della plastica. Si attendono ora i primi riscontri da parte delle autorità sulla qualità dell'aria e sulle eventuali misure precauzionali da adottare per la popolazione residente.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 4 Novembre 2025 - 12:57 - Gustavo Gentile
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Gustavo Gentile