Gianluca Mancini, difensore della Roma
Gianluca Mancini sceglie la via della prudenza. Al Coni, dopo aver ricevuto il Premio Beppe Viola, il difensore della Roma si lascia andare a una riflessione chiara: “Se siamo primi oggi è per merito, le partite ce le siamo sudate tutte”.
Una premessa che riconosce il valore del percorso giallorosso, ma che non apre a fughe in avanti. Quando gli viene chiesto se Roma-Napoli possa essere già definita una sfida scudetto, Mancini spegne subito ogni euforia: “Prima di Roma-Napoli c’è una gara importante in Europa. La parola ‘sfida scudetto’ è presto per dirla, siamo ancora a novembre”.
Sul suo contratto, il difensore mantiene lo stesso tono misurato: “Ho un contratto fino al 2027, con la società ne parleremo a tempo debito”. Nessuna pressione, nessuna corsa contro il tempo. E sulla nazionale, dopo le polemiche legate all’impossibilità di rinviare la giornata di Serie A, Mancini si limita a un’osservazione pragmatica: “Ci adeguiamo a quello che ci viene detto. Noi dobbiamo pensare a quando andremo in nazionale e a lavorare al meglio per due partite super importanti”.