

Neres (foto: SSC Napoli)
Il Napoli ritrova coraggio, punti pesanti e soprattutto la vetta. All’Olimpico la squadra di Antonio Conte supera la Roma 1-0 grazie al guizzo di Neres nel primo tempo e si rimette davanti ai giallorossi, agganciando il Milan a quota 28. È un successo che vale più della classifica: dopo le difficoltà delle ultime trasferte, gli azzurri si impongono con una prestazione autoritaria e lucida, mentre la Roma di Gian Piero Gasperini – capolista solitaria fino a ieri – mostra limiti strutturali che in un confronto diretto tornano a galla.
Il primo tempo fotografa la differenza tra le due squadre. Il Napoli amministra il possesso, si muove a ritmi alti e costruisce con continuità, totalizzando il 62% di gestione palla e quasi cento passaggi riusciti in più degli avversari. La Roma prova a difendersi con preventive e raddoppi, ma Mancini e Ndicka faticano contro la velocità delle punte azzurre. E al 36’ arriva l’azione che decide tutto: Hojlund si gira, vede lo spazio e lancia Neres, che brucia Mancini nell’allungo e infila Svilar per lo 0-1.
Il resto della frazione racconta poco dei giallorossi: un sinistro largo di Soulé e un tentativo debole di Mancini non bastano a impensierire Milinkovic-Savic. Al rientro in campo Gritti – in panchina al posto dello squalificato Gasperini – prova a cambiare volto alla squadra inserendo Baldanzi al posto di Ferguson. Dybala entra solo al 61’, assieme ad altri innesti pensati per aumentare qualità e ritmo. Ma la Roma continua a sbagliare appoggi elementari, soffre la pressione del Napoli e si affida a iniziative estemporanee.
Pellegrini prova a scuotere l’ambiente con un destro che si spegne alto al 77’. Nel finale entrano Bailey ed El Shaarawy, ma l’unica occasione reale nasce dai piedi di Dybala, che ispira Baldanzi: conclusione sul piede debole e risposta attenta di Milinkovic-Savic. È l’unico vero brivido di una partita che il Napoli controlla fino al fischio finale. Una vittoria pesante, che rimette gli azzurri davanti a tutti in vista della sfida contro la Juventus dell’ex Spalletti. La Roma, invece, lascia l’Olimpico con più dubbi che certezze: un’altra occasione mancata per dimostrare di essere da grande corsa.