Calcio Napoli

Di Lorenzo: "Non servivano patti, dovevamo solo ritrovarci. Questa vittoria è la nostra risposta"

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Roma– Nel calcio esistono vittorie che valgono tre punti e vittorie che valgono molto di più. Quella del Napoli contro il Qarabag appartiene alla seconda categoria. Nella notte più sacra per il popolo partenopeo, l'anniversario della scomparsa del D10S, il capitano Giovanni Di Lorenzo si presenta ai microfoni non solo per commentare un risultato, ma per certificare la fine di un incubo durato due settimane.

«Abbiamo dato un segnale a noi stessi», esordisce il terzino azzurro ai microfoni di Sky Sport, con la lucidità di chi sa che la tempesta è passata. Il successo casalingo in Champions League arriva come una boccata d'ossigeno dopo un periodo di appannamento che aveva fatto storcere il naso alla critica e preoccupare i tifosi. «Venivamo da giorni difficili – ammette Di Lorenzo – ma stasera abbiamo dato risposte importanti. Avevamo un disperato bisogno di questi punti».

Non è stata una serata qualunque. L'atmosfera al "Maradona" era carica di quella mistica che solo il ricordo del Pibe de Oro sa evocare. «Credo sia stata una bella serata, soprattutto perché cade nell'anniversario della scomparsa di Maradona», sottolinea il capitano, legando indissolubilmente la prestazione della squadra alla memoria del suo simbolo eterno.

Ma oltre l'emozione, c'è l'analisi tecnica e psicologica. Di Lorenzo respinge l'idea di spaccature interne o di necessità di chiarimenti drammatici nello spogliatoio. Il problema era di natura identitaria, non relazionale.

«In questi giorni si percepiva un'aria diversa, un nuovo entusiasmo che poi si è visto in campo», spiega il numero 22. «Nelle ultime settimane non abbiamo espresso il nostro livello migliore, è vero. Ma il gruppo è sempre rimasto compatto. Questa è la base per uscire dai momenti bui. Non ci siamo dovuti "venire incontro"», conclude con fermezza il capitano, «dovevamo semplicemente ritrovarci». E sotto gli occhi di Diego, il Napoli si è finalmente ritrovato.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 25 Novembre 2025 - 23:37 - Federica Annunziata
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Federica Annunziata