Politica Campania

De Luca rivendica il “campo largo”: “In Campania lo abbiamo inventato cinque anni fa”

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Napoli– Vincenzo De Luca rivendica la paternità politica del “campo largo” e punta il dito contro la “confusione” che agita oggi il dibattito nel centrosinistra nazionale.

A margine di un sopralluogo al Rione San Francesco di Napoli, dove ha illustrato lo stato di avanzamento degli interventi di riqualificazione, il presidente uscente della Regione Campania ha ricordato come, a suo dire, l’esperimento di un’alleanza larga sia nato proprio qui cinque anni fa.

“Il campo largo lo abbiamo fatto in Campania cinque anni fa – ha dichiarato De Luca –. Vedo che c’è molta confusione e gente dalla memoria corta. Il vero campo largo è questo, quello che abbiamo costruito noi. Quello di oggi, a livello nazionale, è solo una conseguenza minore di quella scelta”.

De Luca ha collegato quel modello alle successive vittorie nel capoluogo e a livello regionale, dove il fronte progressista ha trovato una sintesi attorno alle figure di Gaetano Manfredi per il Comune di Napoli e di Roberto Fico per la guida della Regione Campania. Un percorso che ora, nelle intenzioni del gruppo dirigente del centrosinistra, viene indicato come riferimento anche per la costruzione di un’alleanza competitiva alle prossime elezioni politiche.

Il governatore uscente ha ricordato i numeri delle Regionali del 2020, quando la coalizione che lo sosteneva, definita allora “alleanza politica” o “alleanza progressista”, raccolse – sottolinea – un consenso record. “Sono stato votato dal 70% dei cittadini – ha rimarcato –. Quell’alleanza in Campania prese un milione e 800mila voti, cioè 500mila voti in più rispetto a questa tornata elettorale”.

Nel suo ragionamento, De Luca non ha risparmiato una stoccata al Movimento 5 Stelle, oggi perno del dibattito nazionale sul campo largo accanto al Partito democratico. “Il M5S non aderì alla coalizione per una sua scelta, non per una mia scelta – ha affermato –. Erano ancora in una fase ideologica e non c’era stata ancora l’innovazione di Conte”. Un riferimento diretto alla trasformazione impressa al Movimento dall’ex presidente del Consiglio, che negli ultimi anni ha aperto alla logica delle alleanze strutturali con il centrosinistra.

Il messaggio politico, nel pieno della fase di assestamento post-voto, è duplice: da un lato De Luca rivendica il ruolo di apripista del modello campano, dall’altro segnala alla dirigenza nazionale del centrosinistra che l’esperienza territoriale della Regione resta, nei numeri e nelle formule, un laboratorio da cui – a suo giudizio – non si può prescindere. Un modo per restare al centro del confronto interno anche da presidente uscente.

Articolo pubblicato il 26 Novembre 2025 - 14:05 - A. Carlino
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A. Carlino