La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un decreto di confisca nei confronti di Ciro Barba, ex assessore di Nocera Inferiore, ponendo fine a una vicenda patrimoniale che la magistratura salernitana ritiene incompatibile con la sua posizione reddituale. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno su proposta congiunta delle Procure di Salerno e Nocera Inferiore insieme al Direttore della Dia, sottrae all’uomo beni, società e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa tre milioni di euro.
Barba, che tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta aveva ricoperto deleghe alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Tecnologici, nel 1999 è stato definitivamente condannato per estorsione e in precedenza era stato giudicato in primo grado per associazione mafiosa, reato poi dichiarato prescritto in appello.Potrebbe interessarti
Secondo gli investigatori, negli anni Barba avrebbe costruito un patrimonio occultandone la reale disponibilità dietro una rete di prestanome. Il decreto stabilisce la confisca di conti correnti riconducibili all’indagato e alla sua famiglia, di autoveicoli, terreni agricoli e della proprietà di cinque società con sedi tra Campania e Toscana, attive nei settori agroalimentare e dell’edilizia residenziale. La sproporzione tra i beni accumulati e il reddito dichiarato è stata considerata decisiva per la conferma del provvedimento.






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