milano I Carabinieri hanno messo fine alla latitanza di Vincenzo Petranovic, 31 anni, ritenuto un nome di spicco e referente nel Milanese della temuta cosca Fezza-De Vivo di Pagani, in quanto figlio adotivo del boss Tommaso Fezza. L'arresto è avvenuto a Baranzate, nell'hinterland di Milano, dove l'uomo si nascondeva.
Petranovic era ricercato in virtù di due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dalle autorità giudiziarie campane. La prima, dal G.I.P. di Salerno, lo riguarda per il reato di associazione mafiosa, confermando i suoi stretti legami con il clan noto per le sue attività illecite che spaziano dal narcotraffico alle estorsioni.
La seconda, più grave, è relativa a un tentato omicidio avvenuto lo scorso 30 luglio a Castellammare, su cui stava indagando il G.Potrebbe interessarti
A quel punto in tre lo raggiunsero e lo colpirono con calci, pugni e una mazza da baseball. Le indagini sul tentato omicidio, affidate al commissariato di Castellammare e coordinate dalla procura di Torre Annunziata, hanno portato il 25 ottobre all'emissione da parte del gip di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, due delle quali arrestate alla fine del mese scorso.
L'operazione dei militari dell'Arma ha permesso di chiudere il cerchio su un elemento ritenuto fondamentale per le dinamiche criminali della cosca, che aveva trovato rifugio nel Milanese, lontano dai luoghi d'origine, probabilmente per sfuggire alla pressione investigativa. Il suo rintraccio e arresto sottolinea l'attenzione delle forze dell'ordine nel contrastare la penetrazione dei clan mafiosi anche al di fuori dei loro territori tradizionali.






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