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Castellammare, estorsioni e droga e la cassa comune del clan D'Alessandro:11 arresti

Tra gli arrestati i boss Pasquale D'Alessandro, Paolo Carolei e massimo Mirano. Indagato Giuseppe Oscurato e perquisita la sua casa. E' un parente del consigliere comunale di maggioranza, Gennaro Oscurato
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La cassa comune del clan D'Alessandro era gestita una persona di fiducia del boss Pasquale D'Alessandro arrestato stamane insieme con altre 10 persone dalla polizia in un blitz anticamorra su disposizione della Dda di Napoli. Gli indagati complessivamente sono 11.

L'inchiesta coinvolge anche il pregiudicato Giuseppe Oscurato parente del consigliere comunale Gennaro Oscurato eletto nelle lista civica Stabia Rialzati nel 2024 e che sostiene l'attuale sindaco Luigi Vicinanza. Tra gli arrestati anche Paolo Carolei, pure lui tornato libero nel 2022 come Pasquale D'Alessandro, ed esponente di spicco del clan che controllava gli affari illeciti della cosca nel rione Moscarella.

E ancora Massimo Mirano della nota famiglia dei "maccaroni" del rione Cicerone. In cella anche Luigi Staiano nipote di Pasquale D'Alessandro in quanto figlio della sorella e ancora il cugino Giovanni D'Alessandro detto Giovannone.  E poi Biagio Maiello, noto pregiudicato dele centro di Castellammare vittima di un agguato anni fa e vivo per miracolo dopo che una pallottola gli aveva trapassato la mandibola.

E ancora in carcere è finita anche Petronilla Schettino, moglie di Michele Abbruzzese o' paciariello cugino del defunto padrino Michele D'Alessandro.

Pasquale D'Alessandro, 54 anni, che dal 2023 dopo essere tornato in libertà, con i fratelli in carcere, aveva assunto la guida del clan.

I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione e detenzione di droga a fini di spaccio, reati aggravati in quanto commessi per agevolare il clan D'Alessandro. Documentati dalla Polizia di Stato e dalla Dda (pm Giuseppe Cimmarotta) diversi episodi estorsivi compiuti ai danni di imprenditori edili. Il denaro confluiva in una cassa comune e veniva utilizzato anche per fornire supporto ai detenuti e alle famiglie degli affiliati in carcere. Emersa anche la riconducibilità al clan di alcune ditte di pulizie titolari appalti nell'ospedale San Leonardo e alla società calcistica Juve Stabia.

I nomi degli 11 indagati

Michele Abbruzzese

Paolo Carolei

Gaetano Cavallaro

Giovanni D’Alessandro

Pasquale D’Alessandro

Vincenzo D’Alessandro

Marco De Rosa

Attilio Di Somma

Catello Iaccarino

Biagio Maiello

Massimo Mirano

Giuseppe Oscurato

Antonio Salvato

Petronilla Schettino

Catello Manuel Spagnuolo

Luigi Staiano

Giuseppe Occidente

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 11 Novembre 2025 - 10:19 - Giuseppe Del Gaudio

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