

in foto alessandro buffardi
Castel Volturno - Un post sui social che denuncia un presunto abuso di minorenni per fini elettorali si trasforma in un incubo di minacce. È quanto sta vivendo Alessandro Buffardi, segretario del PD di Castelvolturno, che ha ricevuto "messaggi gravissimi" dopo aver alzato il velo su un episodio accaduto domenica durante l'inaugurazione di un centro sportivo dei padri comboniani.
Secondo quanto ricostruito, alcune studentesse della locale scuola alberghiera, impegnate nell'accoglienza all'evento pubblico, sarebbero state dirottate a distribuire volantini per Angela Cortese, assessora e candidata di Forza Italia alle Regionali in Campania.
La segnalazione era partita dal coordinatore provinciale del M5S a Caserta, Giuseppe Buompane, che aveva puntato il dito contro lo "scandaloso" uso politico di uno spazio educativo.Il sindaco Pasquale Marrandino, presente all'inaugurazione con altri membri dell'assemblea comunale, ha replicato seccamente: "Ho bloccato immediatamente il volantinaggio, durato solo pochi secondi.
I ragazzi erano sostenitori della candidata e hanno sbagliato: li ho ripresi sul momento". Ma per il deputato PD Stefano Graziano, l'episodio è "un'ennesima strumentalizzazione indecente della destra, che trasforma un evento pubblico in campagna elettorale sfruttando giovani studenti ignari".
Le minacce a Buffardi sarebbero arrivate proprio dopo la pubblicazione del post, con toni che il partito definisce "pesanti e intimidatori", finalizzati a "zittirlo e costringerlo a cancellare tutto". Graziano, esprimendo piena solidarietà al collega, non ha dubbi: "La destra non perde occasione per piegare spazi educativi a piazze elettorali. Le studentesse, probabilmente ingannate in buona fede, meritano scuse e protezione.
Ad Alessandro dico: continua senza paura, non ti lasceremo solo".La Procura di Santa Maria Capua Vetere starebbe valutando di aprire un fascicolo sulle minacce, mentre il PD locale annuncia una denuncia formale. In un territorio già segnato da tensioni camorristiche e politiche, l'episodio riaccende i riflettori su come la campagna elettorale campana stia scivolando verso derive pericolose.