I botti illegali sequestrati a Carinola
Un’officina nascosta tra i terreni di Carinola, in località Torello, trasformata in un vero laboratorio clandestino di esplosivi. È quanto hanno scoperto i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta, al termine di una mirata attività investigativa fatta di pedinamenti, osservazioni e incroci informativi.
L’intervento, supportato dagli artificieri della Polizia di Stato di Napoli, ha permesso di individuare e mettere in sicurezza un opificio abusivo attrezzato per la fabbricazione completa di materiale pirotecnico, dai composti esplosivi ai prodotti finiti.
All’interno della struttura, riferisce una nota delle Fiamme Gialle, erano presenti polveri detonanti, strumenti per la lavorazione, macchinari per il confezionamento e una quantità significativa di articoli pirotecnici in varie fasi di produzione.
Gli investigatori parlano di materiale “ad alto effetto detonante”, particolarmente instabile e pericoloso sia da maneggiare che da trasportare, destinato con ogni probabilità al mercato nero senza alcun controllo di sicurezza. Un rischio enorme non solo per gli acquirenti, ma per chiunque si fosse trovato nei pressi della struttura.
Le operazioni hanno portato al sequestro di circa 10.500 artifizi pirotecnici, tra botti artigianali e prodotti finiti, oltre a macchinari, strumenti e materie prime. Il responsabile del laboratorio è stato deferito all’Autorità giudiziaria per illecita fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo, reati che rientrano tra quelli più gravi in ambito di sicurezza pubblica.
Un sequestro ingente, che arriva a poche settimane dalle festività natalizie, periodo in cui la produzione illegale di botti esplode – è il caso di dirlo – e rappresenta ogni anno una minaccia concreta per l’incolumità pubblica.