Cronaca Giudiziaria

Archiviato il caso della pizzeria Oasi: “Nessuna responsabilità nella morte di Gerardina Corsano”

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Si chiude dopo due anni la vicenda che aveva scosso la comunità di Ariano Irpino. Con un’ordinanza del 27 ottobre 2025, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio, titolari della pizzeria Oasi, assistiti dall’avvocato Guerino Gazzella.

L’inchiesta era stata aperta nell’autunno del 2023, dopo la morte di Gerardina Corsano, 46 anni, di Flumeri, deceduta all’ospedale Frangipane di Ariano Irpino pochi giorni dopo aver cenato nel locale insieme al marito Angelo Meninno. Entrambi erano stati colti da violenti spasmi e ricoverati d’urgenza: lui si era poi ripreso, lei no.

In un primo momento, gli investigatori avevano ipotizzato un caso di intossicazione alimentare da botulino, forse legata a un olio al peperoncino artigianale servito a tavola. L’episodio aveva destato forte allarme e indignazione, travolgendo la pizzeria in un’ondata di sospetti.

Le indagini: nessuna tossina nel cibo

Dopo oltre dodici mesi di accertamenti, analisi e consulenze tecniche disposte dall’autorità giudiziaria, è emersa una verità ben diversa: la morte di Corsano sarebbe stata causata da intossicazione da fosfina, una sostanza chimica usata in ambito agricolo per la disinfestazione dei cereali e non riconducibile in alcun modo ai prodotti alimentari serviti nel locale.

Le perizie hanno escluso in modo categorico la presenza di sostanze tossiche o tracce di botulino negli alimenti e negli ingredienti sequestrati. Un quadro probatorio che ha portato il gip a escludere ogni responsabilità penale dei titolari, riconoscendo la piena correttezza della loro condotta.

“Verità e dignità restituite”

"La decisione del giudice conferma quanto sostenuto sin dall’inizio della vicenda”, ha commentato l’avvocato Gazzella, sottolineando come i suoi assistiti abbiano sempre operato “nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e con grande senso di responsabilità verso la clientela”.

“Dopo due anni di dolore e sospetti infondati, la verità è stata finalmente riconosciuta”, ha aggiunto. “Questa ordinanza restituisce dignità a due persone oneste, ingiustamente coinvolte in un dramma non dipendente da loro.”

“Non ci sono vincitori né vinti”

Commosso il commento dei titolari della pizzeria. “Non ci sono vincitori né vinti, solo la verità”, ha dichiarato Luigi Trancuccio, ringraziando quanti hanno mostrato fiducia e sostegno nel corso di questi anni difficili.

Pina Scaperrotta e Trancuccio hanno espresso gratitudine alla comunità arianese per la vicinanza dimostrata e hanno annunciato la volontà di proseguire l’attività con lo stesso impegno e la stessa passione di sempre.

Pur nella soddisfazione per l’esito giudiziario, i due ristoratori hanno voluto rivolgere un pensiero di rispetto e cordoglio alla famiglia Corsano: “Ricordiamo con commozione Gerardina, e restiamo vicini ai suoi cari di fronte a una perdita tanto dolorosa”.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 3 Novembre 2025 - 20:39 - Giuseppe Del Gaudio
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Giuseppe Del Gaudio