A Napoli il fenomeno dei cosiddetti “mercatini della monnezza” continua a crescere senza freni, trasformando strade e marciapiedi in vere e proprie aree di vendita abusiva. Nonostante gli interventi delle Forze dell’Ordine, il commercio irregolare resta un'emergenza quotidiana, soprattutto nel centro storico, dove ordine pubblico e sicurezza passano spesso in secondo piano.
L’episodio più grave si è verificato in Via Pasquale Stanislao Mancini, nel cuore del quartiere Maddalena: un’ambulanza del 118 dell’ASL Napoli 1 Centro è rimasta bloccata nel traffico generato dal mercatino abusivo, tra folla accalcata, merce sparsa sull’asfalto e veicoli non autorizzati.
“Non possiamo camminare sui marciapiedi, né parcheggiare per rientrare a casa. Anche dopo diverse segnalazioni, nessuno è intervenuto”, ha raccontato un residente esasperato.
Via Rosaroll e Via Mancini: due strade simbolo di un fenomeno dilagante
Le proteste arrivano anche da Via Rosaroll, dove ogni fine settimana i marciapiedi vengono occupati da banchi improvvisati e oggetti recuperati dai rifiuti. Una situazione che degrada quotidianamente un’area vicina a Porta Capuana, una delle principali porte d’accesso turistiche della città.
Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, rilancia l’allarme parlando di un problema che “si sta trasformando in un’emergenza sociale”.Potrebbe interessarti
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“L’immagine dell’ambulanza intrappolata nel caos del mercatino di Via Mancini è la prova di come l’illegalità diffusa stia calpestando ogni regola, fino a impedire interventi di soccorso vitali”, denuncia Borrelli. “Questi mercatini crescono come funghi: da Via Rosaroll a Via Mancini, fino ad altre zone sensibili della città. Non possiamo più ignorare un fenomeno che mina la sicurezza e la vivibilità dei residenti.”
Il parlamentare aggiunge di essersi recato personalmente sul posto per chiedere l’intervento della Polizia Locale: “L’intervento, quando c’è, spesso funziona. Ma senza controlli costanti il problema si riforma nel giro di poche ore.”
“Servono misure strutturali e un presidio fisso”. Per Borrelli non bastano più operazioni sporadiche:“Occorrono controlli continui, dissuasori, telecamere e soprattutto un presidio fisso nelle aree più colpite. La salute e la sicurezza dei cittadini non possono essere ostacolate dall’illegalità.”
Il caso dell’ambulanza bloccata diventa così il simbolo di una città che chiede interventi concreti e duraturi, affinché le strade tornino ad essere vivibili e, soprattutto, sicure.






























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