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Aggressione sul treno per Napoli, Eav porta il caso in procura

Dipendente minacciato di morte da un viaggiatore già noto per episodi violenti: l’azienda chiede daspo urbano e misure interdittive per tutelare lavoratori e passeggeri.
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Napoli – Eav sceglie la linea dura dopo l’ennesima aggressione a bordo di un convoglio. L’azienda di trasporto regionale ha presentato una denuncia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in relazione alle violenze avvenute lo scorso 3 novembre su un treno in partenza da Piedimonte Matese e diretto a Napoli Centrale.

Secondo quanto ricostruito, un viaggiatore avrebbe rivolto pesanti minacce di morte e tentato di aggredire un dipendente del personale di bordo.

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La situazione è stata contenuta solo grazie al tempestivo intervento del capotreno, che ha messo in sicurezza il collega facendolo riparare nella cabina di guida. Contestualmente è stato richiesto l’intervento della Polizia Ferroviaria, che però non è riuscita a bloccare l’aggressore prima che riuscisse ad allontanarsi.
Nella denuncia, Eav chiede l’adozione di misure interdittive e di prevenzione, come il divieto di avvicinamento e il cosiddetto “daspo urbano”, per garantire maggiore protezione a lavoratori e viaggiatori sui treni e nelle stazioni. L’obiettivo è impedire che soggetti ritenuti pericolosi possano continuare a utilizzare i servizi di trasporto pubblico come teatro di minacce e violenze.

“In una nota ufficiale, l’azienda sottolinea che il responsabile dell’episodio è già noto per precedenti comportamenti violenti ai danni del personale in servizio. Eav ribadisce la ferma condanna di ogni forma di aggressione e il massimo impegno per garantire la sicurezza di lavoratori e viaggiatori, evidenziando però la necessità di strumenti di tutela più efficaci, a partire proprio dal ‘daspo urbano’.”
Il caso si inserisce in un quadro più ampio di crescenti segnalazioni di episodi di violenza verbale e fisica ai danni del personale del trasporto pubblico. Da tempo sindacati e aziende sollecitano un rafforzamento dei controlli a bordo e l’introduzione di misure sanzionatorie più incisive per chi aggredisce chi lavora in prima linea a contatto con l’utenza.

Articolo pubblicato il 20 Novembre 2025 - 16:35 - A. Carlino

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