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Viterbo, svelato il mistero dei furti di farmaci per mezzo milione di euro: arrestato un 54enne di Napoli

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Viterbo - Colpi da professionisti, guanti e mascherine per non lasciare tracce, ma un'impronta e alcune tracce biologiche li hanno inchiodati. Dopo oltre un anno di indagini, la Squadra Mobile di Viterbo, in collaborazione con quella di Napoli, ha chiuso il cerchio sui due audaci furti di medicinali avvenuti nel 2023 nella farmacia dell'ospedale Santa Rosa, per un bottino totale di circa 500.000 euro. L'ultimo arresto è quello di un 54enne di Napoli, ritenuto uno degli autori materiali delle due azioni criminali.

I due colpi "gemelli" all'ospedale

La banda ha colpito con metodo e precisione in due distinte occasioni: la notte del 3 agosto 2023 e poi quella dell'8 settembre 2023. Gli ignoti, muniti di mascherine, guanti e cappelli per non essere riconosciuti e per non lasciare prove, si sono introdotti nella farmacia ospedaliera facendo man bassa di medicinali specifici, dal valore molto alto. Il bottino del primo colpo è stato di 273.000 euro, quello del secondo di 221.000 euro.

La svolta delle indagini: l'errore della banda

Inizialmente, le indagini della Mobile di Viterbo non avevano prove oggettive per collegare le due squadre agli stessi autori. La svolta, come spesso accade, è arrivata dalla Polizia Scientifica della Questura di Viterbo. Gli esperti, riesaminando minuziosamente le scene del crimine, hanno rinvenuto alcune tracce biologiche e, soprattutto, un'impronta che ha permesso di collegare "senza ombra di dubbi", come riferiscono gli investigatori, entrambi i furti allo stesso gruppo di persone.

Il primo arresto e la chiusura del cerchio

Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno permesso di identificare i presunti componenti della banda. Lo scorso 4 aprile, era stato tratto in arresto un primo uomo, un 57enne, accusato di essere un membro del gruppo. Il cerchio investigativo si è definitivamente chiuso due giorni fa con l'arresto del 54enne napoletano, considerato dagli investigatori uno degli esecutori materiali dei due furti.

L'operazione dimostra l'efficacia della collaborazione tra le Squadre Mobili di diverse città e il lavoro fondamentale della Scientifica, che è riuscita a trovare l'ago nel pagliaio in due scene del crimine apparentemente "pulite" da criminali esperti e organizzati.

Articolo pubblicato il 17 Ottobre 2025 - 14:18 - A. Carlino
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A. Carlino