Il sopralluogo dei carabinieri sul luogo dell'esplosione
Pomigliano - Una mattinata di ordinario lavoro si è trasformata stamane in un incubo, riaprendo la ferita mai sanata della sicurezza sul lavoro. Un violento scoppio, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, ha dilaniato i locali di un’officina di autodemolizioni in via San Giusto, ferendo gravemente tre operai.
L'esplosione, avvenuta intorno alle 10 di stamane e ha richiesto un immediato e drammatico intervento dei soccorsi.
Due dei feriti sono stati trasportati d'urgenza all'Ospedale Cardarelli di Napoli con lesioni gravissime; per uno di loro, i medici hanno riservato la prognosi, parlando apertamente di pericolo di vita. Il terzo operaio, le cui condizioni sono apparse meno critiche, è stato prima curato sul posto e poi trasferito per accertamenti all'Ospedale del Mare.
Sul luogo della tragedia sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della Stazione di Pomigliano e della Compagnia di Castello di Cisterna, che hanno avviato i rilievi e l'inchiesta per determinare l'esatta dinamica dell'incidente e verificare il rispetto delle normative di sicurezza all'interno della struttura.
L’incidente di Pomigliano d'Arco non è un evento isolato, ma si aggiunge al drammatico e costante bollettino di guerra che registra l’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro.
I dati recenti dell'INAIL e degli Osservatori sulla Sicurezza non lasciano spazio all'ottimismo. Nel corso del 2024, le denunce totali di infortunio sono cresciute, seppur lievemente, ma l'aspetto più allarmante riguarda le vittime: nel solo 2024, si sono contati 1.090 infortuni mortali in Italia, segnando un aumento del 4,7% rispetto all'anno precedente. L'emergenza è particolarmente sentita nei settori ad alto rischio come le Costruzioni e, per dinamiche come l'esplosione di oggi, il settore dei Servizi e Manifatturiero.
La Campania, come altre regioni, continua a pagare un prezzo altissimo a questa "strage silenziosa". Ogni volta che un operaio resta ferito o perde la vita, emerge la necessità di non abbassare la guardia. La Magistratura e gli ispettorati dovranno ora fare piena luce sulle responsabilità dietro l'esplosione di stamane, un monito doloroso che ricorda l'urgenza di investire massicciamente in prevenzione e controlli serrati.
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E' davvero tragico quello che è successo a Pomigliano, non si può credere che ci siano ancora incidenti così gravi sul lavoro. La sicurezza dovrebbe essere la priorita, ma i dati mostrano che non è così. Speriamo che si faccia qualcosa.