Torre del Greco, la "delivery" dello spaccio tra i giovani disoccupati: quarto arresto in una settimana

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Torre del Greco– In una Torre del Greco sempre più sotto assedio dal micro-spaccio "porta a porta", i Carabinieri del comando provinciale di Napoli colgono sul fatto un altro giovane insospettabile: è il quarto arresto in soli sette giorni per detenzione e cessione di stupefacenti.

Il fenomeno, che vede protagonisti ragazzi incensurati travolti dalla crisi economica, sta mettendo in allarme le forze dell'ordine: luoghi diversi, ma un copione identico, fatto di consegne last-minute via smartphone e dosi "leggere" per schivare le manette, puntando al massimo a una segnalazione come consumatori.

L'ultimo episodio, consumatosi nella notte tra l'1 e le 2 di ieri lungo via Lava Troia, all'incrocio con la Litoranea, è l'emblema di questa nuova frontiera dello spaccio low-profile. Una pattuglia della sezione Radiomobile della locale Compagnia, durante un giro di perlustrazione intensificato dopo i recenti blitz, ferma una Fiat 500X con a bordo due ventenni.

L'agitazione dei ragazzi e l'odore acre di marijuana che fuoriesce dagli sportelli spalancati insospettiscono i militari: scatta la perquisizione. L'autista è pulito, ma il passeggero – un 22enne del posto, da poco disoccupato – nasconde nella tasca della felpa un involucro con 10 grammi di marijuana, pronto per la cessione.

Estesa la ricerca all'abitazione del giovane, i Carabinieri rinvengono altri 19 grammi sulla scrivania della sua cameretta, già porzionati per la vendita, e un bilancino di precisione che il ragazzo consegna spontaneamente.

"Lo faccio per racimolare qualche soldo, perché al momento non lavoro"

"Soltanto per racimolare qualche soldo, perché al momento non lavoro", confessa il 22enne ai militari, dipingendo un ritratto di disperazione quotidiana in una città dove il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 40% secondo i dati Istat del primo semestre 2025.

Arrestato per detenzione ai fini di spaccio, il giovane è ora in attesa di rito direttissimo, mentre il complice è stato segnalato alla Prefettura come consumatore.Non è un caso isolato.

In meno di una settimana, gli stessi reparti hanno messo le manette a tre spacciatori "amatoriali" in zone distanti come il centro storico e le periferie vesuviane, tutti under 30 e senza precedenti, che operano come corrieri per network informali.

La tattica è collaudata: appuntamenti fissati all'ultimo su social o app di messaggistica, spostamenti a piedi, in auto o scooter per coprire rioni limitrofi, e carichi minimi per minimizzare i rischi. È un delivery della droga che sfrutta l'anonimato digitale, ma la mancanza di esperienza li tradisce spess", secondo gli investigatori.

Solo a settembre, un maxi-blitz dei Carabinieri ha portato a due arresti in flagranza – tra cui un 58enne sorpreso a cedere droga in casa e un 38enne con stupefacenti – e al sequestro di chilogrammi di marijuana e hashish, oltre a un'arma letale nascosta in un garage.

Pochi giorni prima, il 16 settembre, è stata sgominata un'organizzazione con base operativa proprio in città, responsabile di un flusso di cocaina verso Roma e Napoli. E non è finita: l'operazione "Manana" della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha smantellato a gennaio una rotta Spagna-Campania con 12 arresti e oltre 300 kg di droga sequestrati in Italia.

A livello regionale, i dati del Ministero dell'Interno parlano di un +15% di operazioni anti-droga in Campania nei primi nove mesi del 2025 rispetto all'anno precedente, con Napoli provincia che registra il 60% dei casi nazionali per spaccio retail.

Esperti non esitano a parlare di "epidemia silenziosa": "Questi spacciatori incensurati

non sono criminali professionisti, ma vittime del sistema. La droga diventa un paracadute economico in assenza di welfare e lavoro, ma perpetua un ciclo vizioso che alimenta clan più grandi".

Le autorità locali spingono per risorse extra: il sindaco di Torre del Greco ha annunciato un tavolo con la Prefettura per monitorare i social e potenziare i centri di disintossicazione, mentre i Carabinieri promettono di non allentare la presa.In una notte d'autunno che sa di salsedine e disperazione, l'arresto del 22enne è un monito: la "delivery" della droga può sembrare un gioco facile, ma l'occhio vigile delle divise trasforma un soldo in manette. Per i giovani di Torre del Greco, la vera sfida è trovare un futuro oltre la dose.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 9 Ottobre 2025 - 09:45 - Rosaria Federico

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  • L'articolo parla di situazion molto seria in Torre del Greco, dove giovani si ritrovano a fare scelte sbagliate. E' importante che le autorità agiscano, ma anche che ci sia un sostegno per questi ragazzi che vivono momenti difficili.

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Rosaria Federico

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