Terremoto in Irpinia, altra scossa nella notte: paura tra la popolazione ma nessun danno

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L’Irpinia ha tremato di nuovo : un'altra scossa di terremoto di magnitudo 2.1 è stata registrata nella notte alle 2.45 a Montefredane dopo le tre scosse di terremoto della serata precedente che hanno generato panico tra la popolazione.

Quella più forte di magnitudo 4.0,  insieme con le altre sono state registrate nella serata di sabato, poco prima delle 22, con epicentro tra Montefredane e Prata di Principato Ultra, in provincia di Avellino. Il sisma è stato avvertito distintamente anche nelle province di Napoli, Salerno e Benevento, generando momenti di paura tra la popolazione.

Nonostante lo spavento, non si segnalano feriti né danni gravi. Le verifiche effettuate nella notte dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione civile non hanno evidenziato criticità strutturali. Tuttavia, molti cittadini hanno preferito trascorrere la notte in auto o nei centri di accoglienza allestiti ad Avellino, tra cui quello nella scuola di San Tommaso.

Il primo evento sismico è stato registrato alle 21.49, con magnitudo 4.0 e una profondità di 14 chilometri. Pochi minuti dopo, alle 21.59, una seconda scossa di magnitudo 2.0 con epicentro a Prata di Principato Ultra, e alle 22.08 una terza di magnitudo 2.4, di nuovo a Montefredane.

Il prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, ha attivato il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS) in contatto costante con il Dipartimento della Protezione civile e il Ministero dell’Interno. Tutti i Centri Operativi Comunali (Coc) della provincia sono stati mobilitati per monitorare la situazione.

Le scuole resteranno chiuse nella giornata di domani a titolo precauzionale ad Avellino, Montefredane, Grottolella, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina e Atripalda, in attesa delle verifiche strutturali.

Nel frattempo, la Protezione civile regionale ha emesso anche un’allerta meteo per le forti piogge che stanno interessando l’area, aumentando l’attenzione su possibili criticità idrogeologiche.

La Provincia di Avellino, attraverso i suoi servizi tecnici, ha disposto una serie di controlli mirati:

Viabilità: ricognizioni nei tratti infrastrutturali dei bacini del Sabato e del Calore, con verifica di ponti, viadotti, muri di sostegno e scarpate.
Edilizia scolastica: sopralluoghi visivi prioritari nelle scuole di Atripalda, Avellino, Montefredane, Manocalzati e Grottolella, con aggiornamento delle schede di vulnerabilità sismica.
Difesa suolo e demanio idrico: controlli sui corsi d’acqua Sabato e Calore Irpino per verificare microlesioni o cedimenti delle opere spondali.
Patrimonio provinciale: verifiche sulle sedi e strutture pubbliche situate nei comuni prossimi all’epicentro.

Gli esperti dell’Ingv precisano che le scosse non sono legate all’attività dei Campi Flegrei o del Vesuvio, ma alle faglie regionali dell’Irpinia.

Resta vivo nella memoria collettiva il trauma del terremoto del 23 novembre 1980, che provocò quasi tremila vittime. Un ricordo che torna prepotente in vista del 45° anniversario, e che rende ogni movimento tellurico motivo di forte apprensione per un territorio che non ha mai smesso di convivere con la paura del sisma.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 26 Ottobre 2025 - 07:32 - Gustavo Gentile
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Gustavo Gentile