Dietro un profilo TikTok apparentemente comune, si nascondeva una rete di propaganda jihadista. Un uomo di 33 anni, di origini tunisine e residente a Sicignano degli Alburni, nel Salernitano, è stato arrestato e posto ai domiciliari con braccialetto elettronico con l’accusa di istigazione a delinquere e apologia del terrorismo.
Gli investigatori hanno scoperto oltre duecento video pubblicati dall’uomo sui social, nei quali si esaltavano la jihad islamica, lo Stato Islamico e i suoi leader. Immagini cruente, discorsi di odio contro cristiani e “infedeli”, e messaggi che incitavano al sacrificio dei cosiddetti martiri. I contenuti, condivisi centinaia di volte, avevano raggiunto migliaia di visualizzazioni, alimentando un flusso costante di propaganda estremista.
L’indagine è partita dalla Polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Ancona, che ha individuato l’account riconducibile all’indagato.Potrebbe interessarti
Secondo la Procura di Salerno, il 33enne non solo aderiva ai principi jihadisti ma portava avanti, in modo sistematico e consapevole, una vera e propria campagna di apologia del terrorismo online. Ciò che ha colpito gli inquirenti è la pervicacia con cui ha continuato a diffondere messaggi d’odio anche dopo una perquisizione avvenuta nell’ottobre 2024, come se nulla fosse accaduto.
Gli investigatori definiscono la sua attività “un allarme concreto”, non solo per i contenuti condivisi, ma anche per la capacità di attrarre un vasto pubblico di follower. L’uomo, ora ai domiciliari, è sotto costante sorveglianza in attesa delle prossime decisioni dell’autorità giudiziaria.
Lascia un commento