Cronaca Benevento

Strage di Paupisi, l’associazione Rete Sociale: “Ocone non fu curato come doveva”

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Non un “mostro”, ma un uomo gravemente malato, lasciato senza le cure adeguate. È la denuncia di Serena Romano, presidente dell’associazione dei Familiari dei Sofferenti Psichici “La Rete Sociale” di Benevento, dopo la strage di Paupisi che ha sconvolto il Sannio. Romano contesta la narrativa che descrive il gesto di Salvatore Ocone come improvviso e imprevedibile: “È difficile credere che non ci siano state avvisaglie prima di un gesto così estremo. Forse sono state sottovalutate o ignorate”.

Secondo la presidente, la storia clinica di Ocone racconta di un’assistenza lacunosa. “Il primo medico lo visitò a casa solo nel 2010, quando fu aperta la sua cartella al Centro di Salute Mentale di Puglianello. A febbraio 2025 è stata l’ultima volta in cui qualcuno si è assicurato che seguisse la terapia. Poi il vuoto”.

Romano accusa il sistema sanitario di non aver garantito il monitoraggio necessario: “La medicina territoriale esiste per casi come questo: non si può lasciar vagare una persona fragile e intervenire solo quando esplode il dramma. I segnali c’erano e dovevano essere raccolti”.

Articolo pubblicato il 3 Ottobre 2025 - 18:58 - Vincenzo Scarpa

Leggi i commenti

  • La situazione descritta nell'articolo è veramente preoccupante e fa riflettere su quanto sia importante la salute mentale. È strano che un uomo non abbia ricevuto le cure giuste per tanto tempo, davvero un problema serio.

    • Ho letto l'articolo e mi sembra che ci sia una mancanza di attenzione verso i malati mentali. Non si può aspettare che ci siano eventi tragici per intervenire. Le cure preventive sono fondamentali.

Pubblicato da
Vincenzo Scarpa