Non un “mostro”, ma un uomo gravemente malato, lasciato senza le cure adeguate. È la denuncia di Serena Romano, presidente dell’associazione dei Familiari dei Sofferenti Psichici “La Rete Sociale” di Benevento, dopo la strage di Paupisi che ha sconvolto il Sannio. Romano contesta la narrativa che descrive il gesto di Salvatore Ocone come improvviso e imprevedibile: “È difficile credere che non ci siano state avvisaglie prima di un gesto così estremo. Forse sono state sottovalutate o ignorate”.
Secondo la presidente, la storia clinica di Ocone racconta di un’assistenza lacunosa.Potrebbe interessarti
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Romano accusa il sistema sanitario di non aver garantito il monitoraggio necessario: “La medicina territoriale esiste per casi come questo: non si può lasciar vagare una persona fragile e intervenire solo quando esplode il dramma. I segnali c’erano e dovevano essere raccolti”.







Commenti (2)
Ho letto l’articolo e mi sembra che ci sia una mancanza di attenzione verso i malati mentali. Non si può aspettare che ci siano eventi tragici per intervenire. Le cure preventive sono fondamentali.
La situazione descritta nell’articolo è veramente preoccupante e fa riflettere su quanto sia importante la salute mentale. È strano che un uomo non abbia ricevuto le cure giuste per tanto tempo, davvero un problema serio.