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CASERTA – Un duro colpo al patrimonio del clan Zagaria. La Polizia di Stato ha sequestrato beni per circa un milione di euro a Massimo Di Caterino, già reggente della fazione Zagaria del clan dei Casalesi dopo l’arresto di Michele Zagaria nel 2011. Il provvedimento, disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su proposta del questore di Caserta, ha riguardato immobili, automobili e conti correnti intestati a Di Caterino e ai familiari.
Gli investigatori della Divisione Anticrimine e del Servizio Centrale Anticrimine hanno ricostruito il patrimonio dell’ex boss, evidenziando una sproporzione enorme tra i beni posseduti e i redditi dichiarati. Di Caterino, arrestato nel 2012 a Sant’Andrea del Pizzone in un immobile-bunker, era stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa.
All’epoca della cattura furono trovati pizzini, una pistola calibro 7,65 e una botola nascosta nella doccia che conduceva a un rifugio segreto. Durante le operazioni di sequestro, svoltesi a San Cipriano e Casal di Principe, la Polizia ha scoperto un’altra stanza segreta in una villetta a due piani dotata di videosorveglianza: un bunker pronto a ospitare una persona in fuga.
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E' incredibile come la Polizia riesca a scoprire tutto sti beni nascosti. Pero mi chiedo se veramente il sequestro fa una differenza per fermare la mafia. I clan continuano a esistere malgrado questi interventi.