Scampia, la nascita del nuovo superclan: le rivelazioni dei pentiti

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Napoli - Un nuovo equilibrio criminale sta ridisegnando le geografie della camorra a Scampia. Le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia, raccolte negli ultimi mesi e già confluite in diversi atti giudiziari, raccontano l’ascesa di un gruppo emergente che ha scalzato i referenti degli Amato-Pagano in alcuni dei rioni storicamente più strategici per i traffici di droga: il Lotto T (Chalet Baku), il Lotto R (Oasi del Buon Pastore), il Lotto H (Sette Palazzi) e parte del Lotto G.

Secondo i pentiti, a guidare questa nuova entità criminale sono i fratelli Elia e Maurizio Cancello, insieme a Ferdinando Cifariello, indicato come reggente dei Sette Palazzi, e a Giovanni Raia, referente dello Chalet Baku.

Un quadrilatero criminale che, approfittando del vuoto di potere determinato dagli arresti e dalle tensioni interne agli Amato-Pagano, avrebbe imposto la propria leadership sul territorio, ottenendo – o almeno non incontrando – l’opposizione esplicita degli stessi scissionisti.

Il nuovo quadro criminale e la nuova geografia di controllo della camorra emerge dalla lettura delle 51 pagine dell'ordinanza cautelare firmata dal gip Maria Gabriella Iagulli grazie alla quale sono finiti in carcere sette esponenti del nuovo gruppo criminale mentre altri tre sono laytitanmte, tutti accusati di estorsione e sequestro di persona ai danni della famiglia di un commerciante dei Sette palazzi alla quale hanno sottratto lo scorso anno la propria abitazione popolare con la forza e con le minacce

La fine del dominio Amato-Pagano sui rioni di Scampia

Fino alla tarda primavera del 2024, i rioni oggi al centro della contesa erano sotto il controllo degli Amato-Pagano, clan nato dalla storica scissione del 2004-2005 che scatenò la prima faida di Scampia e disarticolò il dominio dei Di Lauro. L’ultimo assetto criminale era stato ricostruito nell’ordinanza cautelare del dicembre 2024 , nella quale il GIP di Napoli aveva riconosciuto il ruolo di Luigi Diano, detto “Cicciotto”, come referente per il Lotto T, il Lotto R e i Sette Palazzi.

Diano, oggi in carcere, coordinava le piazze di spaccio e fungeva da cerniera tra il gruppo operativo di Scampia e la “reggenza” storica degli Amato-Pagano, radicata a Mugnano e Melito. Ma a giugno 2024 qualcosa è cambiato: i Cancello, Cifariello e Raia hanno estromesso Cicciotto, assumendo il controllo diretto delle aree più redditizie per lo smercio di cocaina ed eroina.

Il golpe criminale: minacce, estorsioni e nuovi equilibri

Le prime avvisaglie di questo cambio di potere sono arrivate dalle denunce di famiglie del quartiere, estranee alla camorra ma finite nel mirino del nuovo gruppo.

In più verbali raccolti tra dicembre 2024 e febbraio 2025, le vittime hanno raccontato episodi di minacce e aggressioni che confermano l’autoproclamazione dei Cancello e dei loro alleati come nuovi padroni di Scampia.

A. T., aggredita a settembre 2024, ha riferito che Elia Cancello, dopo averla insultata e inseguita per strada, le urlò: "Qua comando io, puoi andare dove vuoi tu... dal miglior guappo di Napoli, qua comando io!".

Il marito F. Z. ha ricordato una frase di Ferdinando Cifariello, pronunciata in occasione di un sequestro: "Puoi andare dai Contini, dai Licciardi... noi siamo i più forti ed il problema nessuno te lo può risolvere»".
La figlia ha invece spiegato di essere stata costretta con la forza a lasciare casa, per timore di ritorsioni: "Siamo a conoscenza che queste persone fanno parte di un gruppo criminale con a capo Cancello Elia".

Si tratta di testimonianze che trovano piena conferma nelle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Le parole dei pentiti: “Un gruppo numeroso e ben armato”

A rafforzare la ricostruzione dei fatti ci sono le rivelazioni di Luigi Esposito, fratello di Camillo, ucciso a settembre 2024 all’interno della barberia “Hair Design Luxury” di Scampia. Esposito, già legato al clan Vanella Grassi, ha deciso di collaborare dopo l’omicidio del fratello.

Nelle sue dichiarazioni (verbali del settembre 2024 e gennaio 2025), ha confermato che Elia Cancello controllava da tempo il Lotto G, muovendosi armato e incutendo timore anche agli altri gruppi. Lo stesso Esposito ha raccontato che Gaetano Angrisano, storico esponente dei Vanella Grassi, arrivò a installare un GPS sull’auto di Cancello per pedinarlo e sospettarlo di un omicidio. Un’operazione poi abbandonata, su pressione di altri capi.

Esposito ha poi ricostruito il passaggio cruciale: "Recentemente Elia Cancello, Nanduccio Cifariello e Giovanni Raia si sono presi i Sette Palazzi, lo Chalet Baku e l’Oasi, estromettendo Cicciotto degli Amato-Pagano. È accaduto all’improvviso, quando c’è stata la sparatoria nei Sette Palazzi, prima dell’estate 2024".

Per il collaboratore, il vero motore dell’ascesa è Elia Cancello: «Se non ci fosse stato lui, Cifariello e Raia non avrebbero potuto cacciare Cicciotto. Gli Amato-Pagano lo hanno lasciato fare, trattandosi di soggetto pericoloso, uno che spara, non solo interessato a fare soldi».

Una leadership riconosciuta anche dagli avversari

Secondo le fonti, gli Amato-Pagano avrebbero quindi “tollerato” la presa di potere, preferendo evitare uno scontro frontale con un gruppo descritto come numeroso e ben armato. In altre parole, un superclan capace di fondere la forza intimidatoria dei Cancello con le radici territoriali di Cifariello e Raia.

La nuova realtà criminale, spiegano i pentiti, non si limita a gestire le piazze di spaccio stanziali ma ha esteso il controllo anche ai cosiddetti “privati”, i pusher che vendono droga a domicilio o all’ingrosso, costringendoli a rifornirsi esclusivamente dal clan, a prezzo maggiorato o con una quota fissa. Un meccanismo già rodato da altri sodalizi, ma ora monopolizzato dal nuovo gruppo.

La nuova mappa del potere a Scampia

Con la nascita di questa alleanza, il panorama criminale di Scampia entra in una fase inedita. Non più solo la contrapposizione tra Di Lauro e scissionisti, né il predominio incontrastato degli Amato-Pagano. Adesso, in quello che fu il cuore della faida del 2004-2005, emerge un terzo polo: il superclan dei Cancello, di Cifariello e di Raia.

Un gruppo che – se le dichiarazioni dei pentiti troveranno ulteriori riscontri – potrebbe rappresentare il nuovo epicentro della camorra a Nord di Napoli, in grado di dettare legge tra i palazzi popolari e le strade che, vent’anni fa, furono teatro del bagno di sangue più feroce della storia recente.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 2 Ottobre 2025 - 22:07 - Giuseppe Del Gaudio

Leggi i commenti

  • L'articolo è interessante e mostra come i nuovi gruppi criminali stanno cambiando la situazione a Scampia. Però, mi chiedo se ci sono veri piani per fermare questa escalation di violenza che sembra non avere fine. Le autorità devono intervenire.

    • Non capisco come sia possibile che dopo tanti anni di lotta contro la camorra, ci siano ancora gruppi che riescono a emergere in questo modo. La situazione è preoccupante e serve un'azione decisa da parte delle forze dell'ordine.

    • Leggendo l'articolo si può notare una continua evoluzione della criminalità a Napoli, ma ci si chiede se le misure adottate finora siano sufficienti per contrastare questi fenomeni o se sia necessario un approccio diverso.

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Giuseppe Del Gaudio

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