Napoli – Un'operazione a tenaglia contro l'illegalità diffusa: i Carabinieri della stazione di Scampia piombano nel cuore del quartiere delle Vele e mettono sotto torchio un'attività commerciale fantasma, trasformando una pescheria abusiva in un caso emblematico di degrado urbano.
Denunciato il titolare, un 57enne napoletano, per esercizio abusivo e violazioni strutturali gravi. L'intervento, parte di un servizio di controllo straordinario nel rione simbolo della camorra e della rinascita incerta, ha portato al sequestro di 100 chili di merce non tracciabile e a sanzioni complessive per 70mila euro.
La pescheria di via Marrazzo, un vicolo stretto tra i palazzoni grigi, è stata chiusa d'ufficio: un colpo al ventre molle dell'economia sommersa che ancora infesta Scampia.
L'ispezione, condotta nella mattinata di oggi dai militari guidati dal capitano Angelo Esposito, ha svelato un vero e proprio "mostro" urbano. L'attività, priva di autorizzazioni comunali e sanitarie, ospitava opere edili abusive: pareti tirate su alla meno peggio, pavimenti irregolari e un impianto elettrico allacciato direttamente alla rete pubblica, senza contatori né protezioni.
La ASL Napoli 1 Centro, allertata sul posto, ha certificato l'inidoneità dei locali: umidità alle stelle, assenza di ventilazione e un frigo arrugginito che custodiva i 100 chili di pesce e molluschi sotto sigillo.Potrebbe interessarti
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L'operazione rientra nel piano "Vele Sicure", varato lo scorso giugno dalla Prefettura di Napoli, che ha già portato a 150 denunce e 50 chiusure di attività irregolari nell'area.La rete si allarga: da targhe false a denunce "fantasma", il rione sotto scaccoIl servizio non si è fermato alla pescheria.
I Carabinieri hanno esteso i controlli a un raggio di due chilometri, colpendo altre piaghe del territorio. Denunciato un 57enne del quartiere per uso di targhe contraffatte su un furgone da carico: "Un escamotage per evadere bollo e assicurazione, ma anche per spostare merce illecita", ipotizzano gli investigatori, che non escludono legami con il riciclaggio.
Poco distante, un 40enne è finito nei guai per simulazione di reato: aveva denunciato un furto d'auto inesistente per incassare l'assicurazione, un trucco vecchio come il cucco ma sempre efficace nei quartieri a basso reddito.
Sul fronte della tossicodipendenza, due giovani – entrambi under 25, uno studente e l'altro disoccupato – sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stupefacenti. Fermati con dosi di hashish e marijuana nei giardinetti delle Vele, rischiano ora la sospensione della patente e dei documenti.
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