Cronaca Napoli

Tensione in ospedale a Napoli: parenti tentano di aggredire presunto killer del ragazzo ferito a Secondigliano

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Napoli, 6 ottobre 2025 – Momenti di forte tensione all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove venerdì scorso – ma la notizia è trapelata solo oggi – i parenti di un ragazzo gravemente ferito in una sparatoria a Secondigliano hanno tentato di aggredire il giovane minorenne accusato di aver sparato. Il presunto responsabile, detenuto da circa un mese nell’Istituto penale minorile di Nisida, era stato portato in pronto soccorso per un malore legato alle ferite d’arma da fuoco riportate durante l’episodio che lo ha visto coinvolto.

A dare notizia dell’accaduto è stato il SAPPE, sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria. Secondo quanto riferito dal coordinatore regionale per il settore minorile, Federico Costigliola, il personale di scorta – composto da sole due unità – si è trovato improvvisamente in pericolo per l’incolumità propria e del detenuto. È stato quindi richiesto immediato supporto: sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, la squadra mobile dei Falchi e altri colleghi della Penitenziaria, che hanno riportato la calma evitando il peggio.

Il giovane detenuto, costretto a letto e bisognoso di cure continue, viene frequentemente trasferito in ospedale per controlli, una situazione che crea notevoli difficoltà logistiche al personale di Nisida. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha denunciato le criticità del sistema penitenziario minorile e la gestione di detenuti stranieri e con fragilità psichiatriche: “Occorre un’analisi seria di quanto sta accadendo nelle strutture minorili, perché i segnali di allarme ci sono da troppo tempo”.

Articolo pubblicato il 6 Ottobre 2025 - 18:14 - Vincenzo Scarpa

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  • E' un situazion davvero preoccupante, non so come possano gestire tutto sto caos. Le forze dell'ordine dovrebbero essere piu preparati per affrontare situazioni cosi delicate, specialmente quando ci sono minorenni coinvolti.

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Vincenzo Scarpa